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Lo sci svizzero vuole rimanere ai vertici

Carlo Janka, Didier Cuche, Lara Gut e Silvan Zurbriggen: il poker vincente dell'inverno? Keystone

La stagione di sci alpino inizia questo fine settimana con le tradizionali prove di slalom gigante sul ghiacciaio austriaco di Sölden. In campo svizzero, almeno tre atleti possono puntare alla generale di Coppa del Mondo: Didier Cuche, Carlo Janka e Silvan Zurbriggen.

Per presentare venerdì scorso i suoi obiettivi stagionali ai rappresentanti dei media, piuttosto che le piste innevate la Federazione svizzera di sci (Swiss Ski) ha preferito il 15esimo piano di un edificio zurighese che ospita la più importante compagnia svizzera di telecomunicazioni – e principale sponsor della federazione. Malgrado il cambiamento alla testa della squadra maschile, le parole d’ordine dei dirigenti dello sci svizzero sono rimaste le stesse: continuità e promozione delle nuove leve.

I buoni risultati ottenuti questi ultimi anni non suscitano velleità di cambiamenti maggiori da parte di Osi Inglin, successore di Martin Rufener in qualità di capo dello sci alpino maschile: «Il mio obiettivo non è di stravolgere tutto, ma di consolidare i diversi gruppi d’allenamento. Voglio in particolare dare impulsi a giovani dotati per le discipline tecniche come Justin Murisier, Reto Schmidiger e Manuel Pleisch, che in futuro, ne sono certo, saranno in grado di compiere delle prodezze».

Sfortunatamente il vallesano Justin Murisier, al quale si predice una grande carriera, questa stagione dovrà mordere il freno. Il 19enne si è infatti rotto il legamento incrociato del ginocchio durante una partitella di calcio.

Il ritorno di Défago

A parte questa defezione, Osi Inglin potrà contare su una squadra praticamente al completo. In particolare ritornerà alle competizioni il campione olimpico di discesa Didier Défago, dopo una stagione ‘bianca’ a causa di una ferita al ginocchio. «Bisognerà avere pazienza, non è mai facile ritrovare il ritmo dopo una pausa così lunga», sottolinea Inglin.

Daniel Albrecht, quasi miracolato dopo il suo terribile incidente a Kitzbühel nel febbraio 2009, tenterà ancora una volta di avvicinarsi ai migliori. Anche se la strada sembra ancora lunga, Osi Inglin si dice «impressionato» dalla forza di volontà del vallesano. «È un cavallo di razza, è sicuro che un giorno riuscirà a tornare ad esprimersi ai più alti livelli». Questa stagione Albrecht non avrà però diritto a uno statuto particolare: «Vuole essere considerato alla stregua di tutti gli altri atleti e dovrà così partecipare alle prove di selezione prima delle corse».

I problemi di aritmia cardiaca ai quali era stato confrontato Carlo Janka lo scorso inverno sembrano essere solo un brutto ricordo. Il grigionese si batterà di nuovo ad armi pari per cercare di riconquistare una seconda volta, dopo il 2010, la generale di Coppa del mondo. Il suo principale avversario sarà il croato Ivica Kostelic, che l’ultima stagione non ha avuto rivali.

Trampolino per Sochi

Nel lotto dei favoriti bisogna annoverare anche Didier Cuche e Silvan Zurbriggen. Il leader della squadra maschile, che ha ormai festeggiato i 37 anni, ha annunciato in marzo di voler proseguire ancora una stagione. Probabilmente con un’idea in testa: riporre nella sua già ben fornita bacheca anche la sfera di cristallo della generale. «Per riuscirci, dovrà racimolare il massimo di punti in supercombinata e partecipare ai ‘City Event’ di Monaco e di Mosca», dice Osi Inglin.

Autore di un inizio di stagione 2010/2011 al fulmicotone, seguito da un calo inspiegato, Silvan Zurbriggen è un altro serio candidato alla vittoria finale, stando al capo dello sci alpino maschile. «Ha lavorato molto quest’estate per essere pronto fisicamente. Ha compiuto dei progressi in gigante, che fin qui era la sua disciplina debole».

Osi Inglin ammette che iniziare l’incarico con «dei vincenti simili» è più facile. Questa situazione dovrebbe permettere ai giovani di acquisire esperienza senza avere troppa pressione sulle spalle. «Questa stagione è molto importante, deve servire da trampolino di lancio per i Campionati del mondo di Schladming del 2013 e le Olimpiadi di Sochi del 201. Vogliamo allineare il maggior numero possibile di giovani, affinché possano respirare l’atmosfera che vi è al più alto livello», sottolinea Inglin.

Lara Gut in forma

La promozione delle nuove leve rimane, come detto, al centro del progetto di Swiss Ski, che vuole ad ogni costo evitare un vuoto come quello creatosi all’inizio degli anni 2000. «Le 11 medaglie conquistate in febbraio durante i Mondiali juniori di Crans Montana rappresentano una grande soddisfazione. Non bisogna però sopravvalutare questi risultati. Per questi sciatori, la strada che conduce al successo è ancora lunga», afferma Dierk Beisel, capo degli sport di competizione a Swiss Ski.

Il succo del discorso di Mauro Pini, responsabile della squadra femminile, è lo stesso: «Bisogna progredire a medio termine e vogliamo riuscire ad avere una squadra competitiva in vista dei Giochi olimpici di Sochi. Tuttavia vogliamo anche ottenere dei risultati quest’inverno. Per quanto concerne le discipline veloci, ho fissato un obiettivo di 10 podi. In slalom e in gigante, miriamo al top 15».

Lara Gut sarà ancora una volta la locomotiva della squadra. La ticinese, come d’abitudine, si è allenata quest’estate con la sua struttura privata e si integrerà alla squadra durante le competizioni. Mauro Pini non vuole rivivere le stesse tensioni tra la federazione e Lara Gut, sfociate in una sospensione di due corse nel dicembre 2010. «Spero che Lara e Swiss Ski raggiungano un compromesso e che le acque si calmino».

Il nodo del conflitto è finanziario e riguarda l’utilizzazione degli sponsor della federazione del «Team Gut». Per quanto concerne le competizioni, Mauro Pini non si preoccupa più di quel tanto: «Lara mi sembra in forma e quando è in forma è capace di fare cose incredibili».

Con le prove in programma questo fine settimana a Sölden, in Austria, inizia la stagione 2011/2012 di sci alpino. Sabato è in programma il gigante femminile, domenica quello maschile.

La Coppa del mondo di sci farà tappa per la prima volta in Svizzera in gennaio, con le tradizionali gare maschili di Adelboden e di Wengen. Sempre in gennaio, le donne gareggeranno a San Moritz, dove sono in programma una discesa e una supercombinata. La novità è rappresentata da Crans Montana. La stazione vallesana ospiterà alla fine di febbraio un super G e uno slalom gigante maschili.

Quest’anno non è in programma nessun avvenimento maggiore (Campionati del Mondo o Giochi olimpici). La Coppa del Mondo farà comunque tappa a Sochi, dove nel 2014 si svolgeranno le prossime Olimpiadi invernali. Gli sciatori potranno così familiarizzarsi con una pista caratterizzata da numerosi salti impressionanti e con la meteorologia particolare, poiché la città russa si situa al livello del mare.

Traduzione di Daniele Mariani

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