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Lo svizzero di Amburgo che sfida i tabù

Il professore d'economia Thomas Straubhaar mentre Hanna Widrig, membro della giuria, gli consegna il riconoscimento 2005 Keystone

Thomas Straubhaar, un economista liberale, ha ottenuto quest'anno il premio del Partito liberale radicale (PLR) destinato agli svizzeri dell'estero.

Straubhaar vive dal 1992 ad Amburgo dove veste i panni di ambasciatore ufficioso della Svizzera all’estero.

Gli svizzeri dell’estero avevano scoperto Thomas Straubhaar al più tardi nel 2003. Quale esperto di questioni economiche che riguardano anche la Svizzera, il professore si era in effetti fatto notare in occasione della riunione annuale degli svizzeri residenti in Germania.

L’evento ebbe luogo ad Amburgo, ad un solo blocco di distanza dall’Archivio economico mondiale (HWWA), istituto presieduto proprio da Straubhaar che in Germania gode di un’ottima reputazione.

Quale ospite d’onore, nell’occasione l’economista elencò spietatamente quelli che, secondo lui, erano i punti deboli della Germania e che, in gran parte, caratterizzano anche la vicina Confederazione.

Posizioni di coda

“La Germania, come la Svizzera, ha una dinamica economica troppo lenta e, nello stesso tempo, uno spiccata ammirazione per sé stessa”, aveva sottolineato.

Nelle classifiche redatte dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) riguardanti la crescita economica, le due nazioni figurano tuttavia “costantemente quali fanalini di coda”.

Straubhaar è stato particolarmente critico con le politiche di gestione del mercato del lavoro tedesco. Al contrario, la legislazione svizzera del lavoro sarebbe talmente attrattiva per le imprese del grande vicino del nord che queste ultime ingaggiano dei loro concittadini secondo il diritto svizzero per poi rimandarli sui mercati tedeschi.

Errori degli Stati o dei mercati

Secondo Straubhaar, il grande interesse delle scienze economiche è la loro varietà. Il critico liberale, che ha lavorato per due università svizzere prima di espatriare verso Amburgo, utilizza le sue teorie economiche in relazioni a molti temi sociali.

Le questioni con le quali preferisce confrontarsi sono la lentezza delle riforme, l’invecchiamento della popolazione, le nuove regole di ortografia tedesche, il sistema di formazione, la trasformazione delle strutture o ancora la concordanza e la democrazia diretta.

Swiss ed i limiti della “via solitaria”

A proposito di democrazia diretta, Straubhaar dice a swissinfo. “Spero che oggi, dopo il crollo sia della Swissair che della Swiss, i cittadini svizzeri si rendano lentamente conto che le vie solitarie ed i rifiuti di ogni apertura hanno il loro prezzo. Così che, in futuro, si comprenda che queste politiche hanno i loro limiti”.

Il professore dice da tempo quello che pensa, senza troppi peli sulla lingua. E molti temono le sue opinioni. All’inizio degli anni ’90 era tra i tre autori del libro: “Svizzera SA: dal Sonderfall alle cure di guarigione?”. Allora, prevedeva molte delle difficoltà che la Confederazione sta affrontando in questi anni.

Sfidare i tabù

Nella sua laudatio in occasione della consegna del premio a Basilea, l’autore Silvio Corner ha definito Straubhaar “uno svizzero che sfida i tabù”. Secondo Corner, chi vive ed apprende all’estero, può permettersi di essere più critico e di avere un ulteriore punto di vista rispetto a chi è rimasto a casa.

La giuria del PLR ha attribuito il premio al professore di Amburgo per il suo impegno a favore della ricerca economica e come riconoscimento per l’ottima fama di cui gode in Germania.

Quale profondo conoscitore della situazione economica svizzera e tedesca, il PLR considera pure che Straubhaar sia ormai divenuto una specie di ambasciatore svizzero all’estero.

Pressione sui salari

L’esperto viene ritenuto un interprete creativo e critico dei meccanismi dell’economia mondiale. Così, in occasione dell’entrata in vigore della libera circolazione delle persone, a differenza dei più, aveva previsto una massiccia pressione salariale nei settori fino ad allora ben protetti (banche, assicurazioni o anche nell’informazione) e non in quelli a basse retribuzioni.

Nell’occasione, il professore di economia politica e di politica economica aveva segnalato come, secondo lui, le persone si spostano non tanto per le differenze salariali quanto per quelle legate al benessere generale.

Gli alti costi della vita in Svizzera relativizzano quindi i pericoli di dumping salariale. L’esperienza, dice il professore, mostra che soltanto il 3% dei cittadini europei è disposto a trasferirsi in un altro Stato dell’Unione.

Straubhaar non ha fretta di rientrare in Svizzera. Lo farà soltanto da pensionato. Fino ad allora, continuerà dunque ad essere uno svizzero dell’estero.

swissinfo, Alexander Künzle
(traduzione: Marzio Pescia)

La sezione del Partito liberale radicale (PLR) per gli svizzeri all’estero attribuisce il premio ogni anno.
Nel 2004, il riconoscimento è andato a Hans-Rudolf Würgler per aver realizzato una scuola agricola in Argentina.

Thomas Straubhaar nasce nel 1957 a Unterseen, nel canton Berna. Conclude il suo dottorato all’Università di Berna. Dal 1987 è abilitato per insegnare a Berna e Basilea.

Dal 1987 al 1992, lavora come professore alle Università di Basilea, Costanza e Friburgo in Brisgovia.

Nel 1992 ottiene una cattedra all’Università delle forze armate tedesche ad Amburgo.

Nel 1999 viene nominato alla presidenza dell’Archivio economico mondiale (HWWA) con sede nella medesima città nel nord della Germania.

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