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Mai così tante persone occupate in Svizzera

In Svizzera quasi l'80% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni esercitano un'attività lavorativa imagepoint

Il numero totale dei lavoratori ha raggiunto un nuovo record in Svizzera. Alla metà dell'anno in corso, 4,1 milioni di persone esercitavano un'attività professionale, ossia 70'000 in più rispetto allo stesso periodo del 2006.

Questa evoluzione, favorita dal periodo attuale di alta congiuntura, è legata soprattutto all’aumento delle donne attive sul mercato del lavoro.

Nel secondo trimestre di quest’anno, la Svizzera contava 4,122 milioni di persone occupate, ovvero l’1,7% in più in confronto all’anno precedente. Circa 1,256 milioni di persone lavorano a tempo parziale, con un aumento del 2,1% rispetto al 2006.

Sono questi alcuni dei risultati della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) del 2007, realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST) e pubblicata venerdì.

Secondo l’inchiesta, il tasso di inoccupati è passato dal 4,0 al 3,6% nel corso dello stesso periodo. Il numero di persone che non partecipano al mercato del lavoro perché svolgono incombenze familiari e domestiche è diminuito del 3,7%.

Lavoro notturno stabile

La grande maggioranza dei dipendenti dispone di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Tale quota ha ripreso a salire e si è stabilizzata al 92,4% nel secondo trimestre 2007, dopo un leggero calo osservato alla fine degli anni Novanta.

Le persone di nazionalità straniera, in particolare le donne, hanno più spesso contratti di lavoro a tempo determinato rispetto alle persone di nazionalità svizzera.

Dal punto di vista delle condizioni lavorative, il lavoro notturno si è stabilizzato dopo quasi 10 anni di crescita. Tra le persone occupate, gli stranieri sono proporzionalmente più numerosi a lavorare di sera e di notte rispetto agli svizzeri. Entrambe le categorie sono interessate nella stessa misura dal lavoro del fine settimana.

Aumenta il lavoro parziale

Rispetto al secondo trimestre 2006, l’UST ha registrato una nuova progressione delle persone occupate a tempo parziale (+2,2%). A contribuire a tale evoluzione sono soprattutto le donne con un aumento del 2,4%, mentre per gli uomini la crescita ha raggiunto l’1,2%.

Alla seconda metà dell’anno in corso, quasi un terzo (32,3%) delle persone occupate esercitava un lavoro a tempo parziale. In tale contesto si osserva tuttavia una grande differenza legata al sesso.

Il 57,1% delle donne attive esercita un’attività a tempo parziale, contro l’11,9% per cento degli uomini. In Europa, solo i Paesi Bassi annoverano una quota più alta di donne occupate a tempo parziale (74,6%).

In genere, a lavorare a tempo parziale sono soprattutto le madri con bambini piccoli. Solo il 18,6% delle donne occupate che hanno figli di età inferiore ai 15 anni lavorano a tempo pieno. Al contrario, sono occupati a tempo pieno oltre nove padri su 10.

swissinfo e agenzie

Il livello di qualificazione delle persone occupate continua a crescere.

Nell’anno in corso, il 30,2% per cento degli occupati è titolare di un diploma di grado terziario (università, politecnici, scuole universitarie professionali o formazione professionale superiore), contro il 28,1% nel 2005 e il 29,0% nel 2006.

La progressione è sensibilmente più marcata tra le donne (+10,6% rispetto al 2006) che tra gli uomini (+3,6%). Tra le persone di nazionalità straniera il numero dei lavoratori qualificati registra un aumento più forte (+9,0%), rispetto a quelle di nazionalità svizzera (+5,1%).

Nel complesso, comunque, gli occupati di nazionalità svizzera (30,4%) rimangono proporzionalmente più numerosi tra i titolari di un diploma di grado terziario rispetto agli occupati di nazionalità straniera (29,1%).

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