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Maltempo: situazione sempre critica

Il quartiere della Matte a Berna allagato dalle acque dell'Aar Keystone

L'emergenza maltempo prosegue anche martedì nella Svizzera centrale: il bilancio delle vittime rischia intanto di salire a 4 persone.

Mentre l’intensità delle piogge si è ridotta, il livello delle acque di diversi fiumi e laghi ha continuato ad aumentare nelle ultime ore.

Le intemperie, iniziate sabato scorso, hanno continuato a provocare gravi problemi e disagi durante la notte, soprattutto nelle regioni centrali della Svizzera.

Dopo la morte domenica di due pompieri nel canton Lucerna, il bilancio delle vittime rischia di salire a 4 persone. Il corpo di un uomo è stato infatti ritrovato nelle acque di un ruscello nel villaggio di Dürnten, nel canton Zurigo.

Si teme inoltre per la vita di una donna, caduta nel torrente Landquart e trasportata dalle acque a Küblis, nel canton Grigioni.

La situazione è particolarmente difficile nei Cantoni di Berna, Svitto e Obvaldo, dove centinaia di persone hanno dovuto essere evacuate per ragioni di sicurezza.

Livello dei laghi in crescita

Mentre le masse nuvolose si spostano gradualmente verso Est, nella Svizzera centrale prosegue drammaticamente l’innalzamento del livello dei laghi.

L’acqua e il materiale trasportati dal fiume Aar hanno fatto raggiungere livelli da primato ai laghi di Brienz, Thun e Bienne.

Mentre la navigazione è già stata sospesa lunedì, nelle prossime ore si prevede un ulteriore aumento oltre la soglia critica e si temono ulteriori danni.

Sempre l’Aar ha portato all’allagamento dei centri storici delle città di Thun e Berna.

Nella capitale, il livello dell’acqua ha superato quello raggiunto nel 1999. Oltre duecento abitanti del quartiere della Matte hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni.

Alcune località nelle vallate alpine del canton Berna, tra cui le stazioni turistiche di Grindelwald e Lauterbrunnen, sono rimaste isolate dal resto del mondo.

Centinaia di persone evacuate

Non migliora la situazione neppure a Lucerna, dove la Reuss e i lago dei Quattro cantoni sono straripati, sommergendo diverse strade della cittadina.

Complessivamente oltre un migliaio di persone sono state evacuate nel canton Lucerna. Pompieri, soldati e volontari hanno lavorato tutta la notte per cercare di arginare torrenti e fiumi in piena.

Sempre nel canton Lucerna, le frane hanno tagliato fuori dal resto del paese la regione dell’Entlebuch, mentre diverse località sono rimaste senza elettricità, telefono ed acqua potabile.

Centinaia di persone sono state evacuate anche nei cantoni di Svitto e Obvaldo, dove le acque della Reuss, della Muota e della Melchaa hanno allagato decine di villaggi, sommergendo strade e prati.

Traffico ferroviario in tilt

Sugli assi del San Gottardo e del Lötschberg il traffico ferroviario è bloccato. Nel primo pomeriggio di lunedì, una colata di fango è stata all’origine di una collisione tra due convogli tra Berna e Briga. L’incidente non ha causato feriti.

Perturbazioni sono segnalate anche su diverse altre importanti linee. Le Ferrovie federali svizzere hanno messo in esercizio servizi di bus sostitutivi.

Sull’asse est-ovest tra Ginevra, Losanna e San Gallo, per contro, i treni circolano normalmente.

Autostrada del San Gottardo bloccata

Fortemente perturbato anche il traffico stradale, in particolare sulle tratte che conducono a Lucerna e Zugo.

Lunedì sera, a causa del superamento del livello d’allerta della Reuss, l’autostrada A2 è stata bloccata al traffico tra Erstfeld e Flüelen, nel canton Uri.

L’acqua in eccesso del fiume – hanno spiegato le autorità – viene deviata verso il lago attraverso l’autostrada.

Secondo il servizio d’informazioni stradali viasuisse, almeno una cinquantina di strade sono state almeno temporaneamente chiuse.

A causa della pista allagata l’aeroporto di Berna-Belp rimarrà inagibile per alcuni giorni.

Sospesa pure la navigazione sul Reno, a Basilea, dopo che il livello dell’acqua ha superato di 30 centimetri la soglia d’allarme.

Schmid sorvola la zona

Per rendersi conto di persona del disastro, lunedì il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha sorvolato le zone più colpite della Svizzera centrale in compagnia di un membro dello Stato maggiore dell’esercito.

Diversi cantoni hanno già chiesto aiuto all’esercito e alcuni soldati sono già impegnati nel canton Nidvaldo.

Samuel Schmid ha espresso le condoglianze a nome del Governo alle famiglie dei due pompieri rimasti uccisi nella notte tra domenica e lunedì a Schwändi, nel canton Lucerna, sepolti da una colata di fango mentre stavano tentando di innalzare un muro per proteggere una casa.

Il presidente della Confederazione ha pure promesso il sostegno della Confederazione alle regioni colpite.

Promesse di aiuti

La Catena della solidarietà e l’Aiuto svizzero ai montanari hanno immediatamente lanciato una colletta nazionale in favore delle vittime del maltempo. La Caritas Svizzera e la Croce Rossa hanno da parte loro annunciato il versamento di 100’000 franchi.

Stando a una prima valutazione, nei soli cantoni di Lucerna e Berna, i danni dovrebbero raggiungere gli 80 milioni di franchi. Complessivamente la fattura dovrebbe superare i 100 milioni.

swissinfo e agenzie

2 persone sono morte e centinaia sono state evacuate in seguito alle piogge diluviane che si sono abbattute dal fine settimana nelle regioni centrali della Svizzera.
I danni dovrebbero raggiungere almeno 100 milioni di franchi.
Dal 1970 fino ad oggi, le catastrofi naturali hanno già provocato la morte di circa 100 persone in Svizzera.
I danni provocati negli ultimi 30 anni da inondazioni, smottamenti e valanghe sono stimati ad oltre 9 miliardi di franchi.

La Catena della solidarietà ha lanciato una raccolta di fondi in favore delle vittime del maltempo di questi giorni.

Il numero del conto sul quale si possono effettuare le donazioni è il seguente: 10-15000-6.

Anche l’Aiuto svizzero ai montanari ha annunciato l’apertura di un conto postale: 80-32443-2.

La Croce rossa e Caritas svizzera hanno già annunciato aiuti per 100’000 franchi destinati alle vittime delle inondazioni.

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