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Meno fondi per gli artisti elvetici

Un particolare della mostra curata da Thomas Hirschhorn, all'origine di tutta la controversia Keystone

La fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia ha reso noto come intende risparmiare il milione di franchi di cui è stata recentemente privata.

Metà della cifra sarà economizzata sui fondi destinati agli artisti, i restanti 500’000 sui costi di gestione.

Metà del milione di franchi tolto dal Parlamento al budget di Pro Helvetia – come ritorsione in seguito alla controversa esposizione di Thomas Hirschhorn -sarà economizzata diminuendo i contributi agli artisti. L’altra metà della somma sarà risparmiata negli acquisti di materiale e negli investimenti.

Pro Helvetia non intende «punire gli artisti», ma privata di un milione si vede costretta a dividere la fattura e mettere così a loro disposizione 500 mila franchi in meno del previsto, ha spiegato venerdì in una conferenza stampa a Zurigo il direttore Pius Knüsel.

La fondazione aveva già lanciato l’estate scorsa un programma di risparmi che dovrebbe ridurre le spese da 13 a 10,5 milioni entro il 2006 e causare la soppressione di 19 posti di lavoro. «In questo contesto era impossibile recuperare interamente il milione in meno sui costi di funzionamento», ha spiegato Knüsel.

Informare meglio in futuro

Vi saranno quindi 250’000 franchi in meno per la promozione degli artisti e un taglio delle stesse proporzioni nel finanziamento delle manifestazioni culturali di Pro Helvetia, come quella di Aichi, in Giappone. Le somme attribuite alle «antenne» estere della fondazione, come il Centro culturale svizzero di Parigi, rimangono invece invariate. Questi centri saranno però colpiti dalla riduzione delle spese per gli acquisti e investimenti.

Pro Helvetia ritiene giusto aver offerto una piattaforma di espressione a Thomas Hirschhorn, ha detto Knüsel. «I nostri criteri di sostegno agli artisti rimarranno invariati. Ciò che abbiamo imparato dal caso Hirschhorn è che dobbiamo informare maggiormente sulle esposizioni che organizziamo», ha aggiunto.

Per il direttore di Pro Helvetia, la decisione del legislativo rappresenta un segnale d’allarme per tutta la scena culturale elvetica. Egli teme che in un prossimo futuro, il parlamento voglia risparmiare ancora di più in questo settore.

Knüsel ha quindi invitato tutti gli attori culturali ad unirsi per difendere «l’autonomia dell’arte di fronte alla politica». Pro Helvetia, dal canto suo, intensificherà i contatti con i reponsabili del settore culturale dei partiti.

swissinfo e agenzie

In seguito all’esposizione parigina «Swiss-Swiss Democracy» dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn, il Parlamento ha deciso Pro Helvetia sopprimendo un milione dal credito di 34 milioni di franchi previsto per il periodo 2004-2007.

I politici di destra avevano criticato in particolare uno spettacolo in cui si vedeva un attore urinare contro il ritratto del consigliere federale Christoph Blocher.

A loro avviso, si trattava di un intollerabile «disprezzo della democrazia» per una manifestazione finanziata con fondi pubblici.

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