Un hotel svizzero nella zona di conflitto
Erika Maier ha lasciato la Svizzera per andare in Mali ad aprire un hotel. Malgrado la guerra civile e la mancanza di turisti, la 60enne di Sciaffusa non intende abbandonare il paese. Paradossalmente, è stato proprio il conflitto a portarle numerosi clienti.
Quattro anni fa, Erika Maier ha iniziato una nuova vita. Assieme a un partner ha aperto un hotel – il “Nanagaleni” – a Koulikoro, nel sud-ovest del Mali. Nel 2012, appena terminati i lavori di costruzione, un colpo di Stato e la susseguente guerra civile hanno fatto fuggire i turisti.
Il conflitto, che continua a dividere il paese, si è però rivelato una benedizione per la coraggiosa imprenditrice, anche se i suoi clienti non indossano più vestiti civili bensì l’uniforme militare. Il Nanagaleni deve il suo successo ai soldati dell’ex potenza coloniale francese venuti in Mali per contrastare i jihadisti, agli istruttori europei delle forze governative e ai collaboratori di organizzazioni non governative. (Immagini e suono: Fabian Stamm)
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