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Nasce un nuovo gigante tra i sindacati

Diventeranno presidenti il primo gennaio: Fasel (a sinistra) di Travail.Suisse, Couchepin della Confederazione Keystone

La Federazione svizzera dei sindacati cristiani (FSSC) e la Federazione delle società svizzere degli impiegati (FSI) si uniscono e danno vita al sindacato Travail.Suisse.

Nasce così un nuovo gigante nel panorama sindacale svizzero.

Travail.Suisse, il nuovo nato tra i sindacati svizzeri, rappresenterà a partire dal primo gennaio 2003 gli interessi di circa 150’000 membri. Padrino d’eccezione della nuova associazione, Pascal Couchepin, che sabato a Berna l’ha tenuta a battesimo. Oltre alla FSSC e alla FSI, Travail.Suisse vedrà confluire tra le sue fila anche i sindacati cristiani Syna e transfair.

Accanto all’Unione sindacale svizzera (USS), Travail.Suisse sarà la più importante associazione elvetica di lavoratori. Alla guida del nuovo sindacato è stato nominato Hugo Fasel, consigliere nazionale friburghese (partito cristiano-sociale) e attuale presidente della FSSC.

Favorire l’equilibrio sociale

Travail.Suisse vuole essere apolitica e aconfessionale. Secondo i suoi fondatori si baserà “su un’etica sociale di stampo cristiano, sulle regole del partenariato sociale e sui principi della democrazia”.

“In un mondo economico sempre più dominato dalla dottrina neoliberale, è necessario disporre di un contrappeso adeguato, di associazioni dei lavoratori forti”, dice il presidente della FSSC Hugo Fasel. Solo così è possibile raggiungere il giusto equilibrio sociale. La separazione tra impiegati del settore pubblico e di quello privato, tra lavoratori cristiani e no, oggi non ha più senso.

Un’altra fusione sindacale

Tre mesi fa, riflessioni simili avevano portato il Sindacato per l’edilizia e l’industria (SEI) e il Sindacato dell’industria, della costruzione e dei servizi (FLMO) a decidere di unirsi in un unico sindacato interprofessionale. Anche unia (sindacato del settore terziario) e il sindacato FCTA (vendita, commercio, trasporti, alimentazione) hanno dichiarato di voler aderire a questa iniziativa.

Secondo Paul Rechsteiner, presidente dell’USS, si tratta della più grande fusione della storia sindacale svizzera, fusione che dovrebbe essere completata entro il 2004.

Con più di 200’000 membri, il sindacato interprofessionale diventerà la più grande associazione di lavoratori svizzera e sarà responsabile di circa 500 contratti collettivi di lavoro. Il nome, per ora provvisorio, del nuovo sindacato dovrebbe essere UNIA.

Sì alle fusioni, no ad un sindacato solo

Da una decina d’anni, l’idea di fondere i sindacati in unità più ampie, capaci di interessare settori diversi, è al centro d’innumerevoli discussioni. In questo modo i sindacati reagiscono alla liberalizzazione, alla globalizzazione, ai mutamenti strutturali, allo smantellamento dei posti di lavoro e al calo degli associati.

Così, sotto l’egida dell’USS, dalla fusione di sindacati diversi, sono nati il SEI, il sindacato della comunicazione e Comedia. Anche all’origine di Syna e transfair ci sono delle fusioni.

È però fuori discussione la confluenza di tutti i sindacati sotto un solo tetto. In marzo si sono espresse in questo senso sia la FSSC sia la FSI. A loro avviso una collaborazione più stretta con l’USS non è opportuna.

Il pluralismo vivacizza la discussione

Secondo il presidente di Syna, Max Haas, un’unione completa indebolirebbe i movimenti sindacali in Svizzera. Il pluralismo presente in diverse organizzazioni ha un effetto vivacizzante sulla politica sindacale.

Per il presidente dell’USS, Paul Rechsteiner, è importante che i sindacati uniscano le loro forze e coordinino il loro lavoro. “Tra i nostri obiettivi a lungo termine c’è quello di rappresentare i lavoratori in modo comune e pluralistico allo stesso tempo”, spiega Rechsteiner.

swissinfo e agenzie

Travail.Suisse vuole essere la risposta dei lavoratori dipendenti ad un ambiente economico sempre più neoliberale.

Tre mesi fa avevano optato per una fusione anche SEI (edilizia e industria) e FMLO (industria, costruzioni e servizi). Dalla loro unione nascerà, entro il 2004, un nuovo sindacato interprofessionale al quale intende aderire anche unia (settore terziario).

Travail.Suisse: fusione di FSSC, FSI, Syna e transfair
A partire dal 2003 : circa 150’000 membri
Presidente: Hugo Fasel, attuale presidente della FSSC e consigliere nazionale (FR, PCS)

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