Prospettive svizzere in 10 lingue

Nasi Goreng: l’esercito e le sue nuove pietanze

Hamburger, pizza e paella: la cucina militare si rifà il trucco Keystone

Il brodo? Con i dadi e non più con le ossa di manzo. La cucina orientale invece del nemico proveniente da est. L’esercito svizzero ha un nuovo libro di cucina.

In futuro, i cuochi utilizzeranno più prodotti prefabbricati. Per adattarsi ai tempi e conformarsi alle norme igieniche.

“Le abitudini alimentari dei giovani sono cambiate in modo sostanziale. E tra le conseguenze del ridimensionamento dell’esercito c’è pure un forte ringiovanimento dei ranghi”, rileva René Schanz, responsabile del progetto del nuovo libro di cucina.

Così, d’ora innanzi, durante la scuola reclute o di corsi di ripetizione, i militi si troveranno nel piatto più pietanze straniere, quali il Nasi Goreng, la pizza, la paella, gli hamburger o i gratin di melanzane. Spariscono invece dal menu le interiora o la carne bollita, meno amate dai giovani.

Più praticità

“Abbiamo mantenuto alcuni classici dell’esercito, quali ad esempio il Pot au feu”, risponde Schanz relativizzando l’ipotesi di un presunto eccessivo accento verso le cucine straniere. “Ed inoltre, la nuova raccolta di ricette è stata completata da numerose specialità cantonali”.

Il vero taglio con il passato è tuttavia un altro: i tempi nei quali i soldati erano spediti per ore nelle cucine a pelar patate o a tritar cipolle sono finiti. Prodotti già pronti sostituiscono il lavoro manuale.

Che fare con le ossa?

Questa svolta è più dovuta ad aride norme legislative che alle nuove abitudini alimentari. “Quindici anni fa era praticamente inimmaginabile che l’esercito acquistasse della carne già macinata”, dice René Schanz.

Allora, la truppa era confrontata ad interi quarti di bue, dai quali si ottenevano la carne macinata ed i pezzi da bollire. Dalle ossa messe a cottura per ore derivava un brodo di carne che era la base di zuppe e salse varie.

Nel frattempo, le ossa bollite sono divenute un problema. L’esercito, rileva il responsabile del progetto, non ha più i mezzi per soddisfarne il successivo smaltimento conforme alle leggi.

Filetto secondo il “60.6 d”

Sono pure state adattate le capacità professionali richieste ai capi-cucina dell’esercito di milizia. “Oggi è decisivo saper affogare in maniera ottimale un filetto di pesce persico”, sottolinea ad esempio Schanz.

La pubblicazione comprende due parti. La prima non riguarda né le ricette né il cibo bensì le norme igieniche e le prescrizioni legislative. Nelle 190 pagine seguenti si trovano poi tutte le ricette.

Il nuovo libro di cucina verrà distribuito a tutti i responsabili dei centri di approvvigionamento sulle piazze d’armi, ai cuochi della truppa, ai furieri, ai sergenti maggiori, ai contabili dell’esercito, agli ufficiali del rifornimento ed agli ispettori dell’igiene alimentare.

Eventuali altri interessati potranno acquistarlo rivolgendosi all’Ufficio federale per le costruzioni e la logistica.

Ma, attenzione, nonostante il contenuto si stato adattato allo spirito dei tempi, il titolo è rimasto piuttosto “tradizionale”. Il volume s’intitola infatti “Regolamento 60.6 d Ricette di cucina”.

swissinfo, Andreas Keiser
(traduzione: Marzio Pescia)

Il nuovo libro di ricette sostituisce quello vecchio risalente al 1992.

Grazie ad una trentina di nuove ricette, l’esercito intende adattare il proprio cibo alle abitudini alimentari dei giovani.

Nello stesso tempo, le cucine militari saranno aggiornate e dotate di nuove apparecchiature.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR