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Nel 2001 sequestri record di droga al confine meridionale

Doganieri ticinesi al lavoro al confine meridionale della Svizzera Keystone

L'anno scorso le infrazioni alle frontiere svizzere sono leggermente calate rispetto al 2000, salvo in Ticino, dove le Guardie di confine hanno registrato una tendenza inversa.

L’emergenza clandestini è ormai superata dopo la fine della guerra nei Balcani, ma vi è stato un sensibile incremento dei casi di falsificazione di documenti e delle violazioni alla legge federale sugli stupefacenti. La diminuzione dei reati accertati non significa che il lavoro dei doganieri sia diminuito. I controlli ai confini si sono intensificati anche se il personale è rimasto stabile, si precisa in un comunicato pubblicato giovedì.

Recrudescenza della violenza contro i doganieri

“Con l’apertura delle frontiere nello spazio di Schengen”, ha detto il colonnello Hanspeter Wüthrich, capo del Corpo delle guardie di confine,”i controlli sono sempre meno accettati”.I circa 2000 doganieri elvetici sono confrontati a una maggiore resistenza e alla violenza, soprattutto nelle regioni di Ginevra e Basilea. In totale lo scorso anno sono stati forzati 107 posti di blocco e 43 doganieri sono stati aggrediti.

Globalmente le persone respinte alle frontiere svizzera nel 2001 perché senza documenti o in possesso di documenti non validi sono state 105’734 (109’518 nel 2000), di cui 20’822 al confine sud. I doganieri hanno fermato e consegnato alla polizia 5’293 persone ricercate per reati che vanno dal mancato pagamento di multe, alla rapina e all’omicidio. A queste si aggiungono altre 7’501 persone sospettate di attività illecite, 7’004 conducenti che hanno violato il codice della strada e 1’622 lavoratori in nero.

Il numero di clandestini fermati mentre tentavano di varcare illegalmente i confini è diminuito: 4’967 contro i 5’668 del 2000. La maggior parte dei fermi è stata effettuata alla frontiera occidentale, in particolare nella regione di Ginevra. Anche il numero di passatori a livello svizzero è calato da 590 a 356. In Ticino – in base ai dati forniti dal Corpo delle guardie di confine IV di Lugano – le persone bloccate alla frontiera verde sono state 878 contro le 958 del 2000. Stabile invece a 44 il numero dei passatori, colti con le mani nel sacco.

Fiorisce il “turismo della canapa”

In aumento in tutta la Svizzera i casi di documenti contraffatti: le guardie di confine ne hanno sequestrati in totale 1’864. Al confine sud l’incremento è stato notevole: 702 documenti sequestrati nel 2001 contro i 432 dell’anno precedente.

Anche i reati legati agli stupefacenti sono saliti in maniera considerevole, passando da 3’657 a 4’302, mentre è diminuita la quantità di droga sequestrata. In totale i doganieri svizzeri hanno confiscato 73 chili di cocaina, 50 kg di eroina, 264 kg di prodotti a base di canapa, 529 kg di khat e 25’000 dosi di droghe sintetiche come ecstasy, anfetamine, LSD. In Ticino le infrazioni alla legge sugli stupefacenti scoperte alle frontiere hanno raggiunto un record assoluto: 1’092 contro i 395 del 2000. Questo risultato, spiegano le guardie di confine, è legato all’incremento del «turismo della canapa» dei giovani italiani che vengono a rifornirsi dai canapai ticinesi.

swissinfo e agenzie

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