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Nessuna intesa su internet

Un cybercafé a Dakar (Senegal), una delle poche città africane ad offrie un accesso alla rete Keystone

La prevista ultima riunione preparatoria in vista del Vertice mondiale sulla società dell'informazione di Tunisi, si è chiusa a Ginevra con un mancato accordo.

Le accuse di censura della stampa in Tunisia e il rifiuto americano di rinunciare in parte alla gestione mondiale di internet, costringeranno i delegati ad incontrarsi ancora una volta prima del summit.

«Gli ultimi dieci giorni non sono stati un successo come speravo», dice a swissinfo Marc Furrer, presidente della Commissione federale della comunicazione e capo della delegazione svizzera al Vertice mondiale sulla società dell’informazione (VMSI).

«Che non avremmo progredito nella questione della regolazione e della gestione di internet non mi sorprende. Mi preoccupa invece il fatto che non abbiamo potuto intavolare alcuna trattativa politica con gli americani sui punti principali», aggiunge Furrer.

Il capo della delegazione elvetica al VMSI è comunque fiducioso che i temi saranno trattati a Tunisi. Ciò nonostante, Furrer si interroga sull’utilità delle riunioni preparatorie, siccome «si giungerà al dunque solamente tre giorni prima del vertice».

Intransigenza.com

Lo scopo del VMSI è di approvare un piano che prevede di estendere l’utilizzo di internet e di altre forme avanzate di comunicazione, in modo da consentire ai paesi poveri di raggiungere gli obiettivi del Millennio dell’ONU entro il 2015.

Venerdì, l’Unione europea ha sottolineato che la responsabilità di sorvegliare e gestire l’utilizzo di internet spetta ai governi e al settore privato.

Gli Stati Uniti hanno al contrario insistito per mantenere lo statu quo, rifiutando di cedere la regolamentazione tecnica della rete all’ONU. «L’amministrazione di internet è di competenza di numerosi enti privati, tra cui la potente società ICANN, che amministra gli indirizzi internet nel mondo (.com, .org, .int, ndr), sotto la supervisione del governo statunitense», osserva Yoshio Utsumi, segretario generale dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni.

Gli americani hanno motivato la loro posizione parlando di «una questione di politica nazionale».

Marc Furrer spera comunque che l’incontro di Tunisi prima dell’apertura dell’SMSI permetterà di ottenere il seppur minimo accordo. Non sarà però facile, siccome i negoziatori americani sembrano poco propensi al compromesso. «Washington li sorveglia da molto vicino», aggiunge.

Libertà di stampa

L’altra questione irrisolta durante il meeting di Ginevra riguarda la libertà di stampa in Tunisia.

Mercoledì, le autorità tunisine avevano utilizzato i termini «distorto e inesatto» per descrivere il rapporto, pubblicato qualche giorno prima, che li accusa di limitare la stampa e di tormentare i giornalisti.

Di fronte al testo realizzato dalle 14 organizzazioni non governative che compongono il Gruppo di monitoraggio tunisino (secondo cui alcuni siti internet sono stati bloccati e i messaggi elettronici e gli internet café sorvegliati dalla polizia), il governo di Tunisi ha reagito parlando al contrario di una stampa «libera e pluralistica» e ha negato la censura dei media.

Furrer è ad ogni modo convinto che le autorità tunisine hanno recepito il messaggio: il loro comportamento è inaccettabile e devono concedere pieno accesso alla società civile.

«Ovviamente, i gruppi di opposizione sfrutteranno l’occasione del VMSI per esprimersi. Ma d’altro canto, il presidente Ben Ali deve accettare il fatto che queste sono le condizioni per poter ospitare il vertice mondiale», osserva il presidente della Commissione federale della comunicazione.

«Si tratta di un vertice in Tunisia, non sulla Tunisia», conclude Furrer.

swissinfo, Thomas Stephens
(traduzione e adattamento: Luigi Jorio)

La riunione di Ginevra non ha permesso di trovare un accordo su alcune questioni, ciò che renderà necessario un ulteriore incontro tre giorni prima dell’apertura del VMSI.

I delegati americani non hanno voluto intavolare trattative sulla gestione e l’amministrazione di internet nel mondo, attualmente sotto la supervisione di Washington.

Le autorità tunisine hanno invece respinto le accuse di censura della stampa, parlando di critiche «distorte e inesatte».

La terza riunione preparatoria in vista del Vertice mondiale sulla società dell’Informazione (VMSI) di Tunisi si è tenuto a Ginevra dal 19 al 30 settembre.
Il summit mondiale si terrà dal canto suo nella capitale tunisina dal 16 al 18 novembre.
L’obiettivo del VMSI è di colmare il divario digitale tra i Paesi ricchi e quelli più poveri.

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