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Netta maggioranza per la legge sulle spese ospedaliere

Costi ospedalieri: un sì nettissimo Keystone Archive

I votanti hanno approvato a larghissima maggioranza (77,4%) la legge urgente sul finanziamento cantonale dei costi ospedalieri.

Il referendum lanciato dalla cassa malati Assura non ha avuto alcuna chance.

Dalle urne è uscito domenica un verdetto nettissimo sul secondo tema in votazione: la legge urgente sulla partecipazione dei cantoni alle spese ospedaliere. Il 77,4% dei votanti – pur con una partecipazione al voto esigua (28%) – ha approvato la legge.

Ricordiamo che nel giugno 2002 le due camere del parlamento avevano approvato all’unanimità la legge urgente che regola la partecipazione dei cantoni alle spese di degenza dei pazienti con un’assicurazione malattia complementare.

Al compromesso parlamentare, elaborato in risposta ad una sentenza del Tribunale federale delle assicurazioni, si era opposta la cassa malati Assura, che ha lanciato il referendum.

Assura riteneva che la legge, che prevede un’assunzione progressiva – e non immediata – dei costi ospedalieri da parte dei cantoni, non rispettasse la decisione del Tribunale federale. Tra gli altri assicuratori, solo la Supra si era schierata a fianco dell’Assura.

Le reazioni dell’Assura e dei direttori cantonali della sanità

Reagendo al risultato uscito domenica dalle urne, il direttore di Assura Jean-Paul Diserens si è detto convinto che la conseguenza sarà un ulteriore aumento dei premi delle assicurazioni malattia. “Da qualche parte bisogna pur prendere i soldi, a meno che gli ospedali non vogliano rinunciare a farsi pagare le fatture.”

Per Alice Scherrer, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità, che sosteneva la legge votata dal parlamento, ha invece “vinto la ragione”.

Se la legge fosse stata respinta, i cantoni avrebbero dovuto far fronte a difficoltà finanziarie, ha notato dal canto suo il presidente della Conferenza romanda degli affari sanitari Thomas Burgener.

I partiti si preparano alla revisione della Lamal

Soddisfazione anche fra i partiti di governo, che avevano tutti raccomandato di approvare la legge urgente. Ma gli animi si dividono in vista delle prossime discussioni sulla Legge sull’assicurazione malattia (Lamal).

Mentre radicali e popolari ritengono che il dibattito sulla Lamal debba ora proseguire all’interno delle camere federali e già manifestano la loro opposizione alle iniziative sulla sanità lanciate dal Partito socialista e dall’Unione democratica di centro, socialisti e democentristi si preparano alle prossime votazioni popolari.

Il tema in votazione

La Lamal, entrata in vigore nel 1996, prevede che le assicurazioni obbligatorie coprano il 50% dei costi degli ospedali pubblici o sovvenzionati dallo stato.

Dopo l’entrata in vigore della Lamal, cantoni e assicuratori si erano scontrati sull’interpretazione del contributo cantonale per le cure di pazienti che hanno stipulato un’assicurazione complementare.

I cantoni ritenevano che il loro obbligo di contribuire ai costi ospedalieri si limitasse ai pazienti con la sola assicurazione obbligatoria. Gli assicuratori, dal canto loro, chiedevano un contributo anche per i pazienti con un’assicurazione complementare, in base alla tariffa del reparto comune.

Decisione del Tribunale federale

Per dirimere la vertenza, gli assicuratori hanno presentato ricorso al Tribunale federale delle assicurazioni. Nel novembre 2001, i giudici avevano dato loro ragione, imponendo ai cantoni di contribuire anche alla parte di spese comuni per i pazienti che beneficiano di un’assicurazione complementare, con effetto retroattivo dal 1996.

In cifre, la decisione equivaleva ad una maggiore spesa per i cantoni di almeno 700 milioni l’anno. Un boccone difficile da ingoiare per le autorità cantonali, anche perché non contemplato nelle previsioni di bilancio.

Le parti in causa si erano perciò accordate per una moratoria, in attesa della revisione della Lamal. Ma poiché la revisione presumibilmente non entrerà in vigore prima del 2005, era toccato alle camere federali elaborare una soluzione transitoria.

La legge urgente elaborata dal parlamento

La legge urgente approvata dal parlamento – e ora confermata dalle urne – prevede un sistema progressivo, per cui i cantoni pagheranno per il 2002 il 60% della somma totale (ridotta a 500 milioni di franchi). Nel 2003 la quota aumenterà all’80% e nel 2004 raggiungerà il 100%. Da quel momento, dovrebbe subentrare la revisione della Lamal.

swissinfo, Andrea Tognina

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