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Nubi scure sull’Organizzazione mondiale di meteorologia

La sede centrale dell'OMM a Ginevra. L'agenzia dell'ONU al centro di scandali finanziari Keystone

Il congresso dell'Organizzazione mondiale di meteorologia (OMM), che si tiene ogni quattro anni, si è aperto a Ginevra in un clima di veleni legato ai casi di corruzione e di frode.

La Svizzera chiede all’OMM maggiore trasparenza. E durante il congresso intende formulare, in merito, una serie di proposte concrete.

“I casi di malversazione venuti alla luce le scorse settimane – ha detto il segretario di Stato Michael Ambühl ai 600 delegati di 188 paesi – hanno messo in cattiva luce l’OMM che, negli scorsi anni, è stata confrontata con momenti difficili. I danni di immagine sono stati enormi”.

“Nelle sue vesti di paese ospite e di stato membro di organizzazioni internazionali – ha aggiunto Ambühl – la Svizzera condanna con fermezza questi reati commessi all’interno di queste organizzazioni”.

Alla luce di questi scandali, il numero due del Dipartimento federale degli affari esteri ha annunciato che la Svizzera – assieme ad altri quindici Stati – presenterà delle misure per tutelare e rafforzare la trasparenza.

Ci vuole un’agenzia internazionale forte

In un momento dove la questione ambientale è al centro dell’agenda politica e per essere in grado di rispondere – con credibilità e autorevolezza – ai gravi problemi legati al riscaldamento climatico e alle catastrofi naturali, l’OMM deve dar prova di forza. “Deve essere forte – ha sottolineato ancora il segretario di Stato – per dedicarsi interamente alle sue missioni fondamentali”.

“L’OMM è un’organizzazione importante – ha spiegato a swissinfo Alex Rubli, di MeteoSvizzera – poiché ha le risorse e le competenze che monitorare la salute del pianeta e mettere in rete la cooperazione internazionale”.

Quattro anni dopo la scoperta delle frodi, Michael Ambühl ha garantito che il caso è stato analizzato a fondo e gestito in modo accurato. “La Svizzera ritiene indispensabile rafforzare il controllo interno”.

Direttive etiche necessarie

Il rafforzamento del controllo interno passa anche attraverso una serie di direttive etiche introdotte ultimamente. “Lo scopo di queste direttive – ha sottolineato il segretario di Stato – è quello di impedire che nuovi casi di irregolarità possano prodursi all’interno dell’OMM”. Un apposito comitato farà da garante.

Michael Ambühl ha inoltre fatto sapere che l’inchiesta dei magistrati ginevrini ha permesso di recuperare una parte dei fondi dirottati. Tuttavia il processo avviato per migliorare la conduzione dell’agenzia dell’ONU deve essere portato avanti. “All’interno dell’OMM, evidentemente, ma anche in tutte le altre agenzie”.

La risoluzione presentata dalla Svizzera nel segno della ricerca della trasparenza, permetterà agli Stati membri di prendere parte alle riunioni del Consiglio esecutivo, o di altri organi intermedi, quando all’ordine del giorno ci sono questioni importanti riguardanti la direzione dell’OMM.

Maggiori contributi da parte elvetica

La Svizzera si è pure impegnata a rafforzare il proprio contributo all’OMM; continuerà, in particolare, a concentrarsi sul programma di “Veglia dell’atmosfera globale” (VAG). Saranno inoltre stanziati ulteriori fondi per il “World Radiation Center” di Davos.

Nel corso dei lavori congressuali, l’OMM dovrà adottare un piano strategico per il periodo 2008-2001, discutere di programmi precisi e rieleggere il proprio direttore generale, il francese Michel Jarraud.

swissinfo e agenzie

Il congresso dell’Organizzazione meteorologica mondiale, a Ginevra, dura dal 7 al 25 maggio.
La delegazione svizzera è diretta dal direttore di MeteoSvizzera Daniel Keuerleber-Burk.
Il contributo della Svizzera all’OMM ammonta a 736mila franchi all’anno.
La Svizzera partecipa ai programmi più importanti dell’agenzia dell’ONU.

Nel 2003 il francese Michel Jarraud, attuale direttore dell’OMM, era succeduto al nigeriano Godwin Obasi, in carica da 20 anni. Alla fine del suo mandato un impiegato sudanese aveva sottratto 4,3 milioni di franchi.

Venerdì il procuratore generale del Canton Ginevra, Daniel Zappelli, ha avviato un’inchiesta per far luce sui casi di corruzione che hanno accompagnato l’elezione del direttore generale nel 2003.

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