Pena ridotta per l’omicida del controllore di Skyguide
Il Tribunale cantonale di Zurigo ha deciso di ridurre da 8 a 5 anni e tre mesi di reclusione la pena inflitta al russo che nel 2004 uccise un controllore aereo di Skyguide. Un verdetto contestato dal procuratore generale.
Tre anni fa, l’uomo aveva accoltellato quello che ai suoi occhi era il responsabile dell’incidente aereo di Überlingen nel quale persero la vita sua moglie e i suoi due figli.
In prima istanza, nell’ottobre del 2005, il Tribunale cantonale di Zurigo aveva condannato l’oggi 51enne originario dell’Ossezia del Nord Vitaly Kaloyev a 8 anni di detenzione per omicidio intenzionale.
In seguito ad un ricorso dell’accusato, la Corte di cassazione di Zurigo aveva chiesto ai giudici di rivedere la pena. Riconoscendo una limitata capacità di intendere e di volere all’epoca dei fatti, la Corte suprema del cantone si è espressa in favore di una riduzione della detenzione a 5 anni e tre mesi.
Pronta la reazione del procuratore pubblico Ulrich Weder, che non soddisfatto della decisione ha contestato la pena. Il dossier passerà dunque ad un’istanza superiore (Tribunale federale).
Kaloyev, che ha già trascorso oltre tre anni dietro le sbarre, dovrà attendere la fine della procedura e non potrà quindi essere rilasciato a fine agosto, come teoricamente sarebbe previsto (avrà infatti scontato i due terzi della pena di 5 anni e tre mesi).
Anche il difensore dell’accusato, Markus Hug, ha lasciato aperta l’opzione di un ricorso. Si potrebbe chiedere una condanna per “delitto passionale al posto di quella per omicidio intenzionale”, ha indicato all’Agenzia telegrafica svizzera.
Vendetta personale
Il 24 febbraio 2004, l’architetto russo si era recato al domicilio zurighese del dipendente di Skyguide – un danese 36enne – che era di servizio la sera del crash di Überlingen, costato la vita a 71 persone.
La sua intenzione era di mostrare al presunto responsabile dell’incidente una foto con i defunti figli e di ricevere delle scuse. La reazione del controllore aereo – che avrebbe gettato la foto per terra – ha però esasperato Kaloyev.
Il seguito della vicenda è stato ricostruito dagli inquirenti: l’uomo avrebbe pugnalato una ventina di volte il dipendente di Skyguide con un coltello da tasca, lasciando la vittima sanguinante a terra.
L’omicida è poi stato arrestato poche ore dopo in un hotel vicino all’aeroporto di Kloten.
Altri sviluppi
Tribunale federale (TF)
Sequele giudiziarie in sospeso
Dal profilo giudiziario, la vicenda di Überlingen continuerà ad occupare ancora per un po’ di tempo la giustizia elvetica, così come quella tedesca e spagnola.
Per il 4 settembre è atteso innanzitutto il verdetto del processo a carico di 8 collaboratori di Skyguide, tenuto dal 15 al 30 maggio scorso a Bülach, nel canton Zurigo. Contro gli imputati, accusati di omicidio colposo e di perturbamento della circolazione pubblica, il procuratore ha chiesto pene dai 6 a 15 mesi con la condizionale.
Rimangono inoltre in sospeso dal profilo legale alcune richieste di risarcimento inoltrate in Svizzera e in Spagna, dove era diretto il velivolo della Bashkirian Airlines, dai parenti di una trentina delle vittime. Ai loro occhi gli indennizzi proposti finora da Skyguide non sono da considerarsi sufficienti.
Il prossimo 5 luglio anche il tribunale di Costanza, in Germania, è chiamato a chinarsi su un’ulteriore richiesta di risarcimento, presentata dalla compagnia svizzera di assicurazioni Winterthur a carico della compagnia aerea russa.
swissinfo e agenzie
1° luglio 2002: 71 persone perdono la vita nell’incidente aereo che coinvolge un velivolo della Bashkirian Airlines e un Boeing cargo della DHL sopra i cieli di Überlingen, in Germania.
24 febbraio 2004: il controllore di volo di Skyguide in servizio la notte della collisione è accoltellato mortalmente.
26 ottobre 2005: il Tribunale di Zurigo giudica Vitaly Kaloyev colpevole e lo condanna a 8 anni di reclusione.
15 – 30 maggio 2007: 8 collaboratori di Skyguide compaiono dinnanzi al Tribunale distrettuale di Bülach, nel canton Zurigo, per rispondere tra l’altro dell’accusa di omicidio colposo plurimo. Il verdetto è atteso per il 4 settembre.
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