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Per un fronte unico contro le sostanze tossiche

Sostanze altamente tossiche sono contenute ancora oggi in numerosi pesticidi Keystone

La Svizzera intende chiedere una maggiore collaborazione nella lotta contro i prodotti chimici pericolosi nel corso della Conferenza internazionale di Ginevra.

Secondo la delegazione elvetica occorre affidare a una sola persona il coordinamento di tre segretariati per l’applicazione delle Convenzioni di Rotterdam, Stoccolma e Basilea sulle sostanze tossiche.

I rappresentanti elvetici intendono far approvare un piano in questo senso nel corso della seconda conferenza sulla Convenzione di Stoccolma, che si svolge dal 1° al 5 maggio.

L’applicazione delle Convenzioni di Rotterdam, Stoccolma e Basilea – che regolano la produzione, il commercio e l’impiego di prodotti chimici altamente tossici – è affidata finora a tre entità diverse.

La “sporca dozzina”

Entrata in vigore due anni fa, la Convenzione di Stoccolma mira in particolare a limitare o a vietare l’impiego di 12 dei maggiori inquinanti organici persistenti (POP), tra cui figurano la diossina, il DDT e il bifenile policlorinato.

Questi composti chimici, definiti la “sporca dozzina” dagli esperti, si degradano molto lentamente nell’ambiente e sono considerati estremamente pericolosi per la salute dell’uomo.

Da parte sua, la Convenzione di Rotterdam, introdotta nel 2004, ha come obbiettivo di limitare il commercio e l’esportazione dei prodotti tossici più dannosi per l’uomo e l’ambiente.

La Convenzione di Basilea è destinata invece a controllare i movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi, come pure il loro smaltimento.

Risultati migliori

Per migliorare la collaborazione tra gli addetti ai lavori incaricati di far applicare le tre Convenzioni, la delegazione svizzera intende ribadire a Ginevra la proposta di coordinare i tre segretariati, già presentata l’anno scorso a Roma.

Questo progetto ha sollevato resistenze da parte di alcuni paesi in via di sviluppo, ricorda Franz Perrez, capo della sezione questioni globali presso l’Ufficio federale dell’ambiente. Questi paesi temono infatti che una compressione del budget e del personale possa portare anche ad una riduzione in termini di efficienza e di prestazioni.

“Intendiamo spiegare che il nostro scopo è di ottenere risultati migliori con le stesse risorse”, sottolinea Franz Perrez.

Il segretariato della Convenzione di Stoccolma dovrebbe sottoporre a sua volta una proposta, che prevede un responsabile comune per l’applicazione dei tre trattati e l’integrazione di alcuni servizi.

DDT e malaria

Oltre alle questioni organizzative, la conferenza di Ginevra è chiamata ad elaborare nuove regolamentazioni riguardo all’attuazione e al controllo delle disposizioni attualmente in vigore.

Benché figurino sulla lista delle sostanze bandite, alcuni prodotti non sono completamente spariti. Tra questi anche il DDT, utilizzato in alcuni paesi per la lotta contro la malaria.

“Vogliamo assicurarci il rispetto delle regolamentazioni adottate in passato, impedendo che vengano applicate in modo meno restrittivo”, sottolinea Perrez. “Ad esempio, l’impiego del DDT non è assolutamente necessario, anche perché esistono già ora diversi prodotti alternativi”.

Piano nazionale già pronto

La settimana scorsa, la Svizzera è diventata il secondo paese industrializzato ad aver messo a punto un piano nazionale di applicazione della Convenzione di Stoccolma.

A detta di Perrez, questo piano dimostra che le autorità elvetiche hanno mantenuto gli impegni assunti con la firma di questo trattato, vietando l’utilizzazione e il commercio degli inquinanti organici persistenti.

La Confederazione sta inoltre valutando ulteriori misure per combattere in modo più efficace l’incenerimento illegale di rifiuti, che genera diossina.

Secondo il delegato svizzero, un altro tema importante, che non figura però nell’agenda di questa conferenza, riguarda l’inclusione di altre sostanze tossiche nella lista dei POP.

swissinfo, Adam Beaumont, Ginevra
(traduzione Armando Mombelli)

La Convenzione di Rotterdam si occupa del commercio internazionale di alcuni prodotti chimici pericolosi. In base al trattato, l’esportazione dei prodotti altamente tossici è autorizzata solamente se il paese importatore ha dato il suo assenso preliminare in conoscenza di causa.

La Convenzione di Stoccolma mira alla riduzione dell’impiego degli inquinanti organici persistenti (POP), un gruppo di composti chimici che si degradano molto lentamente nell’ambiente (tra cui il DDT, i PCB e le diossine).

La Convenzione di Basilea riguarda il controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e la loro eliminazione.

La «sporca dozzina» si divide in tre gruppi: pesticidi, sostanze chimiche industriali e sottoprodotti derivati dai processi di combustione.
Pesticidi: aldrina, clordano, fieldrina, DDT, endrina, eptacloro, mirex e tossafene.
Sostanze chimiche industriali: policlorobifenili (PCB) ed esaclorobenzene.
Sottoprodotti: diossine e furani.

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