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Personalità al servizio dell’ONU

Jean Ziegler (a sinistra), Carla Del Ponte, Adolf Ogi swissinfo.ch

Sono ormai rari i cittadini svizzeri impegnati ad alto livello per l'ONU.

La procuratrice Carla del Ponte

La personalità che oggi ricopre la carica più alta, è l’ex procuratrice federale Carla del Ponte, scelta dallo stesso Kofi Annan e nominata dal Consiglio di sicurezza l’11 agosto 1999 a capo del Tribunale penale internazionale, la cui sede è all’Aja. Carla del Ponte è stata scelta grazie al suo impegno personale contro il crimine organizzato a livello mondiale. Il suo successo di maggior prestigio è senz’alto l’aver fatto tradurre Slobodan Milosevic davanti ai giudici del TPI.

Il professore Jean Ziegler

Il controverso professore di sociologia ginevrino Jean Ziegler, conosciuto per le sue filippiche contro il sistema capitalista, è dal settembre 2000 relatore speciale della Commissione dei diritti umani per il diritto all’alimentazione.

“Il mio mandato, spiega l’ex parlamentare socialista, è di combattere la fame nel mondo, questa atrocità vergognosa. Oltre 800 milioni di persone nel mondo si alzano al mattino senza sapere se potranno nutrirsi e nutrire la loro famiglia. Un bambino di meno di dieci anni muore di fame ogni sette secondi.”

Adolf Ogi e lo sport

Tra le personalità più conosciute in Svizzera che lavorano per l’ONU figura anche l’ex consigliere federale Adolf Ogi, incaricato speciale per i rapporti tra lo sport e la promozione della pace. La sua funzione, creata da Kofi Annan un anno fa, è appena stata prolungata di un altro anno.

“Lo sport, spiega Ogi a swissinfo, ha un’importante ruolo da svolgere nel campo della promozione della pace e dello sviluppo. Un ruolo simile a quello svolto dalla politica, dall’economia, dalla scienza o dalla religione.” Secondo Ogi, che già nel 1986 era favorevole all’adesione, lo sport può contribuire ad abbattere barriere e a gettare ponti tra gli uomini di diverse culture che non si capiscono, non si conoscono o sono separati da conflitti violenti.

Le altre personalità

Dall’anno scorso, il professore presso la Facoltà di diritto dell’Università di Ginevra Giorgio Malinverni è membro del Comitato dei diritti economici, sociali e culturali dell’ONU. Si tratta di un organo che si riunisce due volte all’anno ed è incaricato di vegliare all’applicazione del Patto adottato dall’ONU nel 1966 per promuovere questa categoria di diritti.

In realtà, i 18 membri del comitato non rappresentano il loro proprio paese, ma sono scelti in funzione delle loro competenze e sulla base di una suddivisione geografica del mondo.

Altre personalità svizzere hanno ricevuto in passato un mandato di relatore speciale: Joseph Voyame, per la Romania, Walter Kaelin, per il Kuwait occupato, o ancora René Felber, per i territori occupati da Israele. D’altra parte, l’Alto Commissariato per i rifugiati è stato diretto da tre svizzeri: Auguste Lindt dal 1956 al 1960, Félix Schnyder, dal 1960 al 1965, e Jean-Pierre Hocké, dal 1986 al 1989.

Bernard Weissbrodt e Rita Emch

Traduzione: Mariano Masserini

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