Doppia imposizione: non uno ma tutti
Il Consiglio federale cambia strategia e decide di sottoporre a referendum facoltativo tutti gli accordi di doppia imposizione negoziati dopo la decisione di allentare il segreto bancario.
Uno doveva valere per tutti. Ma pubblicando il 27 novembre i primi cinque accordi – tra cui quello con gli Stati uniti – il governo svizzero ha indicato di aver cambiato parere.
Ora propone alle camere di sottoporre a referendum facoltativo tutte le convenzioni, e non più unicamente la prima approvata. La decisione definitiva su questo cambio di strategia spetta comunque al parlamento.
Venerdì il Consiglio federale ha licenziato cinque messaggi sulle rivedute convenzioni di doppia imposizione (CDI) con Stati Uniti, Danimarca, Francia, Messico e Gran Bretagna e chiede alle camere federali di approvarle.
Le nuove CDI – si legge in una nota – soddisfano lo standard internazionale in materia di assistenza amministrativa nelle questioni fiscali e comportano numerosi vantaggi per l’economia svizzera.
In una seconda fase, entro fine gennaio 2010, il governo presenterà al parlamento per approvazione altre cinque convenzioni.
swissinfo.ch e agenzie

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