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Jean-Philippe Maitre lascia la scena politica

La malattia ha avuto ragione della rapida carriera politica di Jean-Philippe Maitre Keystone

Colpito da un tumore al cervello si ritira dalla presidenza del Consiglio nazionale e abbandona pure la Camera del popolo.

La successione del 55enne democratico cristiano ginevrino sarà regolata nella sessione di primavera.

Jean-Philippe Maitre ha fatto l’annuncio venerdì pomeriggio alla stampa di Palazzo: «Desidero salutare i miei colleghi in qualità di presidente, il 28 febbraio, all’inizio della sessione di primavera», ha dichiarato.

Maitre, che sta seguendo le terapie del caso e afferma d’essere fiducioso, ha lanciato un appello agli ammalati: «se alla terapia aggiungete anche la volontà di guarire, siete sulla buona strada».

I portavoce di tutti i partiti di governo fanno a Maitre i loro auguri di una pronta guarigione e si dicono dispiaciuti che debba lasciare la politica in queste circostanze.

In base alla costituzione svizzera il presidente della camera bassa è il primo cittadino del paese.

Il seggio di Maitre, che resta vacante al Consiglio nazionale, spetta di diritto al primo escluso della lista del Partito Popolare Democratico Svizzero (PPD) alle elezioni del 19 ottobre 2003. Potrebbe dunque essere occupato da Jean-Claude Vaudroz, già consigliere nazionale dal 1999 al 2003.

Precoce in politica

La notizia della malattia di Jean-Philippe Maitre era stata annunciata ad inizio gennaio. Nel corso di un colloquio telefonico, il 21 dicembre scorso, aveva improvvisamente perso conoscenza. Era stato immediatamente ricoverato all’ospedale.

Maitre è stato il decimo rappresentante del Cantone di Ginevra ad assumere la carica di «primo cittadino del paese»: eletto alla presidenza del Consiglio nazionale il 29 novembre, succedeva all’UDC di Zurigo Max Binder.

Sposato e padre di tre figli, l’avvocato ginevrino è uno dei decani della Camera del popolo, in cui è stato eletto nel 1983. All’inizio della sua carriera al Nazionale, ha parallelamente diretto il dipartimento ginevrino dell’economia, dal 1985 al 1997. Ha presieduto il gruppo PPD alla Camere dal 1998 al 2002.

Un uomo ponderato

Secondo le persone che lo conoscono da vicino, senza Jean-Philippe Maitre l’aeroporto di Ginevra-Cointrin non sarebbe ciò che è oggi. Anche la promozione economica ginevrina porta la sua impronta.

Nel 1996, aveva rassegnato fragorosamente le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Swissair. La compagnia aerea aveva infatti annunciato che avrebbe abbandonato la quasi totalità dei voli a lungo raggio in partenza dallo scalo ginevrino, per trasferirli a Zurigo-Kloten.

Patito di tennis, Jean-Philippe Maitre, che ben conosce gli ingranaggi della politica federale, non è considerato un impulsivo. I colleghi lo ritengono piuttosto un paladino delle soluzioni ponderate e un uomo di negoziato.

Solo le porte del Consiglio federale non si sono aperte per lui. Eppure, il suo nome era stato fatto in occasione delle duplici dimissioni, nel 1999, di Flavio Cotti e Arnold Koller. Alla fine, Maitre aveva tuttavia rinunciato a lanciarsi nella corsa.

swissinfo e agenzie

Negli ultimi 100 anni solo 3 presidenti del Consiglio nazionale o del Consiglio degli stati hanno messo fine al proprio mandato anzitempo.
Appartenente all’ala piuttosto liberale del PPD, Jean-Philippe Maitre è stato eletto al Gran Consiglio di Ginevra a 24 anni.
Il 29 novembre 2004 era stato eletto alla presidenza del Consiglio nazionale, carica che viene rinnovata una volta all’anno.

Jean-Philippe Maitre è nato il 18 giugno 1949 a Ginevra. Ha compiuto studi di diritto e ottenuto nel 1973 il brevetto d’avvocato.

Ha esercitato questa professione fino al 1985. È stato presidente del PPD ginevrino dal 1981 al 1984.

Maitre ha diretto per dodici anni – dal 1985 al 1997 – il dipartimento cantonale dell’economia del Canton Ginevra.

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