Hans-Rudolf Merz in calo di popolarità
Dopo il caso UBS e la crisi con la Libia, il presidente della Confederazione Hans-Rudolf Merz è in netto calo di popolarità : secondo un sondaggio di Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung, soltanto il 47% degli svizzeri continuano a sostenerlo, rispetto al 59% di giugno. Bene per contro le tre donne in Governo, che risultano le più amate in assoluto.
A nove mesi dalla sua elezione alla testa del Governo, la politica del ministro liberale-radicale Hans-Rudolf Merz sembra non convincere più la popolazione svizzera. La sua gestione della vertenza UBS e degli attacchi al segreto bancario non fanno certo l’unanimità e il viaggio solitario a Tripoli – con tanto di scuse ufficiali al colonnello Gheddafi– ha scatenato le ire del mondo politico e l’indignazione di parte dell’opinione pubblica. Una serie di spaccature che hanno fatto sprofondare la popolarità di Merz dal 78% di febbraio al 59% di giugno fino all’attuale 47%.
Da quando esiste il barometro politico dei due domenicali, nessun ministro è mai stato confrontato a un simile calo di successo. Anche perché, come spiega Matthias Kappeler – direttore dell’istituto Isopublic – in generale nell’anno presidenziale la popolarità dei ministri tende ad aumentare. «Perfino Moritz Leuenberger, confrontato a un anno veramente difficile nel 2001, aveva visto aumentare la sua quota di consenso popolare».
Tra i sette consiglieri federali, la ministra dell’economia Doris Leuthard è la più amata dagli svizzeri (74%), tallonata dalla responsabile del Dipartimento di giustizia e polizia Eveline Widmer-Schlumpf (72%) e dalla collega degli Esteri Micheline Calmy-Rey (56%). In coda alle tre ministre ci sono il democentrista Ueli Maurer (55%) e il socialista Moritz Leuenberger (50%), mentre fanalino di coda è il dimissionario Pascal Couchepin (21%).
Ad approfittare di questa fragilità del collegio sono i presidenti dei partiti. Christophe Darbellay, del Partito popolare democratico, conquista otto punti (47%), il socialista Christian Levrat cinque (42%) e il liberale-radicale Fulvio Pelli sei (42%).
swissinfo.ch e agenzie

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