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Per l’Onu, lo sport è più di un gioco

Adolf Ogi e Kofi Annan hanno lanciato venerdì l'Anno dello sport a New York Keystone

A New York, l'ex consigliere federale Adolf Ogi, in compagnia di Kofi Annan e Roger Federer, lancia l'Anno internazionale dello sport e dell'educazione fisica.

Nel 2005, una serie di eventi sarà volta a dimostrare come lo sport possa giovare a programmi educativi, sanitari, di sviluppo e di pace in tutto il mondo.

Adolf Ogi, consigliere speciale per lo sport del segretario generale dell’Onu Kofi Annan, ha partecipato in prima linea ai preparativi per allestire il programma dell’Anno internazionale dello sport.

«Ogi guiderà le manifestazioni attraverso tutto il 2005», afferma Michael Kleiner, responsabile dell’ufficio dell’Onu con sede a Ginevra, incaricato di pianificare e coordinare l’Anno dello sport.

«L’obiettivo è che governi, federazioni sportive e organizzazioni non governative capiscano che lo sport non è solo un modo di divertirsi, ma anche un modo per sostenere lo sviluppo economico, sociale e umano», spiega Kleiner.

Risoluzione Onu

L’Assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato una risoluzione che mette l’accento sulle potenzialità dello sport. Quest’ultimo, infatti, potrebbe contribuire in modo importante al raggiungimento di un obiettivo che l’ONU intende raggiungere entro il 2015: il dimezzamento del tasso di povertà.

Gli organizzatori sperano di trasformare le buone intenzioni e la retorica politica in attività concrete. A questo scopo, può contare sul sostegno di alcuni tra i nomi più in vista del mondo dello sport, incluso l’asso elvetico del tennis Roger Federer, attuale numero uno delle classifiche mondiali.

Federer, che ha dato vita ad un’associazione caritatevole che aiuta i bambini svantaggiati del Sudafrica, ha accettato di prestare il suo nome alla causa Onu.

«Federer non gioca solo un ottimo tennis», spiega Kleiner «ma dimostra grande rispetto per i suoi avversari, dentro e fuori dal campo».

«È l’incarnazione degli obiettivi per i quali si batte questo anno internazionale. Dimostra che lo sport può aiutare a sviluppare l’idea di rispetto per i contraenti, per le regole del gioco e per le decisioni dell’arbitro».

Il ruolo di Ogi

In seguito ad un contrattempo muscolare che lo terrà lontano dai campi di tennis per qualche settimana, Federer è stato contattato personalmente da Ogi, che gli ha chiesto di partecipare al rinfresco dato venerdì 5 novembre per lanciare l’Anno internazionale dello sport.

«È una cosa grandiosa che sia stato lanciato un anno dello sport», ha dichiarato Federer. «Per me, che vengo da uno degli ultimi paesi ad aver aderito all’Onu, è un onore particolare esserci».

La Svizzera è entrata a far parte delle Nazioni unite solo nel 2002, ma secondo Kleiner, questa “giovinezza” non le ha impedito di assumere un ruolo di leader nel corso della pianificazione dell’Anno dello sport.

«Certo, il fatto che Adolf Ogi sia un ex consigliere federale ha avuto una certa influenza sull’andamento delle cose. Ogi ha approfittato del forte sostegno del governo elvetico», afferma Kleiner.

Gli sforzi svizzeri sono stati coordinati dall’Ufficio federale dello sport, in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica e la Direzione dello sviluppo e della Cooperazione.

I momenti forti delle «migliaia di manifestazioni» che dovrebbe avere luogo in territorio elvetico includono dei programmi sportivi, volti a facilitare l’integrazione degli stranieri in Svizzera, e una campagna per invitare i bambini ad uno stile di vita più attivo.

Progetti svizzeri

Attualmente la Svizzera sostiene un certo numero di progetti legati allo sport in paesi in via di sviluppo. In Costa d’Avorio, ad esempio, è stato attuato un programma che, attraverso l’educazione fisica, vuole contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini di strada.

Il più grande evento politico dell’anno sarà una conferenza internazionale sul tema «sport e sviluppo» che verrà ospitata proprio dalla Svizzera. La conferenza, organizzata dall’Ufficio federale dello sport, avrà luogo in dicembre. Una degna conclusione per un anno di attività che, così spera Michael Kleiner, «avranno degli effetti positivi anche dopo il 2005».

«Vogliamo dimostrare che lo sport può essere integrato senza riserve nelle attività di aiuto allo sviluppo promosse dai governi di tutto il mondo. Molti ritengono che questo anno sia solo bolla d’aria calda, ma se alla fine del 2005 saremmo riusciti ad aumentare la consapevolezza del potere dello sport, che può aiutare molta gente, allora avremmo davvero raggiunto qualcosa d’importante».

swissinfo Ramsey Zarifeh
(traduzione: Doris Lucini)

Il 2005 è stato dichiarato dall’Onu «Anno internazionale dello sport e dell’educazione fisica»
L’anno è frutto dell’impegno dell’ex consigliere federale Adolf Ogi
Nel 2001, Ogi è stato nominato «Consigliere speciale del segretario generale dell’ONU per lo sport al servizio dello sviluppo e della pace»
Migliaia di manifestazioni caratterizzeranno l’Anno dello sport in Svizzera

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