Votazioni cantonali; bocciato il voto agli stranieri a Ginevra e Sciaffusa

Il no al voto per gli stranieri a Ginevra e Sciaffusa spicca fra i risultati delle votazioni a carattere regionale tenutesi nel fine settimane in dieci cantoni. Ecco una sintesi cantone per cantone.
GE – gli stranieri residenti a Ginevra non potranno votare, né essere eletti: la proposta di concedere loro i diritti politici sul piano comunale è stata respinta con una maggioranza del 52 per cento. Un’analoga proposta era già stata respinta nel 1993. Il progetto mirava ad accordare i diritti politici agli stranieri residenti nel cantone da almeno 8 anni. Gli elettori hanno probabilmente seguito il parere dei partiti radicale e liberale, favorevoli al diritto di voto, ma non al diritto di eleggibilità.
Pure respinta una riforma della scuola secondaria, il cui obiettivo era di abrogare l’esistenza di sezioni alle scuole medie per evitare una selezione troppo precoce.
SH – Anche gli sciaffusani hanno bocciato, ma più nettamente -21 mila voti contro 9 mila – la proposta di dare ai comuni la facoltà di concedere il diritto di voto agli stranieri residenti. La disposizione avrebbe dovuto essere contemplata nella nuova Costituzione cantonale, pure bocciata a sorpresa sebbene fosse sostenuta da tutti i partiti. La campagna per il «no» aveva fatto leva sulla prevista abolizione del referendum obbligatorio. Gli sciaffusani hanno invece approvato una revisione parziale della legge sanitaria volta a migliorare i diritti dei pazienti.
BE – È stato approvato con il 77,8% il finanziamento del futuro Centro Paul Klee, progettato dall’architetto italiano Renzo Piano alla periferia orientale della capitale federale. I lavori di costruzione, per i quali sono necessari 95 milioni di franchi, inizieranno in primavera. Il Centro ospiterà la più grande collezione a livello mondiale delle opere dell’artista tedesco (1879-1940) nato a Berna, dove è anche sepolto.
GR – L’elettorato grigionese ha accettato a grande maggioranza la modifica della legge sulla cura degli ammalati. Il calcolo delle rette nelle case di cura e di riposo per anziani non terrà più conto del reddito e della sostanza dei degenti. Finora il Cantone si assumeva l’80 per cento del deficit di gestione degli istituti. Ora a essere sostenuto finanziariamente, qualora AVS e prestazioni complementari non bastassero, sarà l’anziano stesso.
BS – L’elettorato di Basilea Città ha accettato la riforma dell’aiuto sociale, che mira a promuovere il reinserimento professionale dei beneficiari d’assistenza. La nuova legge, combattuta con un referendum dall’UDC, fa dipendere le prestazioni ricevute dalla diligenza mostrata nel cercare un lavoro. I basilesi hanno invece respinto due iniziative popolari. La prima, lanciata dal PS, mirava ad una riduzione del massimo di allievi ammesso nelle classi, per migliorare la qualità dell’insegnamento. La seconda voleva introdurre una speciale imposta contro le grosse imprese che licenziano pur registrando degli utili.
BL – I cittadini di Basilea Campagna hanno accettato l’abolizione della tassa di successione e di donazione. Lanciata da un comitato borghese, comporterà per lo Stato una minore entrata di 30 milioni di franchi annui. Bocciata invece la legge per il finanziamento dei partiti: ogni voto avrebbe portato quattro franchi alle casse del partito cui era attribuito.
ZG – Il canton Zugo ha detto «sì» alla costruzione di una nuova rete ferroviaria regionale, approvando a tal fine un credito di 67 milioni di franchi per la prima fase dei lavori. Il credito approvato permetterà la realizzazione, entro il 2004, di una nuova linea ferroviaria regionale fra Baar e Cham.
LU – I lucernesi hanno accolto una proposta del governo che chiedeva di non affidare ad un’apposita commissione l’incarico di elaborare la nuova Costituzione cantonale. Il governo cantonale vuole realizzare di propria iniziativa la nuova carta fondamentale che dovrà sostituire quella ormai vecchia di 125 anni. La relativa proposta dovrà essere sottoposta nei prossimi mesi al parlamento e poi a votazione popolare.
NE – I neocastellani hanno deciso di non pagare di più per la loro automobile: hanno respinto a larga maggioranza un aumento del 4 per cento della tassa sulle vetture. Inoltre, hanno stanziato un credito di 72,5 milioni per la costruzione di nuove strade.
SO – I solettesi hanno approvato la soppressione dello statuto di funzionario per quattro categorie di impiegati statali, che non saranno più eletti dal popolo. La decisione segue la scelta del novembre 2000, che prevede tale statuto solo per gli statali eletti in votazione popolare. TG – I turgoviesi hanno approvato un credito di 9,75 milioni di franchi per la costruzione delle nuove palestre della scuola cantonale di Frauenfeld.
swissinfo e agenzie

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