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A Tripoli per far pace con Gheddafi

Una delegazione del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) si recherà in Libia mercoledì prossimo per tentare di risolvere la controversia con Tripoli sulla vicenda Gheddafi.

Proseguono gli sforzi diplomatici per sciogliere la crisi tra Berna e Tripoli, innescata dall’arresto lo scorso luglio a Ginevra di uno dei figli del colonnello Muammar Gheddafi.

Una delegazione del DFAE si recherà in Libia per tentare di ripristinare il dialogo, ha indicato venerdì a Berna il responsabile dell’informazione del dipartimento Lars Knuchel.

La delegazione, composta di più persone tra cui non figura però la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey, giungerà a Tripoli mercoledì e ripartirà giovedì. Non sono stati forniti altri particolari.

Il 15 luglio 2008, Hannibal Gheddafi era stato arrestato assieme alla moglie in seguito ad una denuncia per maltrattamenti (in seguito ritirata) presentata da due loro inservienti. L’arresto e l’intervento energico della polizia ginevrina avevano fatto infuriare il leader libico, il quale aveva reagito con una serie di ripercussioni, tra cui la sospensione dei collegamenti aerei e della fornitura di petrolio.

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