L’ambiente non frena lo sviluppo edilizio
La camera bassa del Parlamento ha respinto giovedì le iniziative popolari volte a limitare l'attività edilizia in Svizzera, giudicate troppo restrittive.
L’iniziativa “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie”, che intende limitare la parte degli appartamenti e case di vacanza al 20% del parco immobiliare e della superficie abitativa del comune, è stata bocciata con 121 voti contro 39 e 24 astenuti.
Quella “Contro la costruzione esagerata di impianti che gravano sull’ambiente e sul paesaggio”, che chiede di limitare la costruzione e l’ampliamento d’istallazioni che non rispondono a un bisogno nazionale urgente di sanità, di formazione o di protezione dell’ambiente, è stata respinta con 116 voti contro 33 e 25 astenuti.
La maggioranza del Consiglio nazionale ha ritenuto eccessivamente severe e unilaterali le ricette dell’ambientalista Franz Weber per limitare le residenze secondarie e le costruzioni in generale.
I due testi proposti dalla fondazione Helvetia Nostra partivano da un buon principio, ha detto il deputato liberale radicale Jacques Bourgeois, ma “non centravano il loro obiettivo a causa della loro formulazione troppo restrittiva”.
Vani gli appelli degli ecologisti, secondo cui sono invece necessarie misure radicali a protezione dell’ambiente.
Sulle due iniziative si dovranno esprimere il Consiglio degli Stati (camera alta) e il popolo svizzero.
swissinfo.ch e agenzie

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