Decretare severi criteri d'autorizzazione degli agrocarburanti: è quanto chiede al governo e al parlamento una petizione lanciata venerdì da una ventina di Ong. Obiettivo: evitare carestie e distruzioni ambientali.
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“Gli agrocarburanti non sono una soluzione di sostituzione per la benzina ed il diesel, quando la loro produzione provoca direttamente o indirettamente l’espulsione delle famiglie contadine, la distruzione delle foreste tropicali, il rincaro e la rarefazione dei prodotti alimentari”, si legge nel testo della petizione, che i promotori vogliono consegnare in settembre alle autorità federali.
“Gli agrocarburanti provocano la distruzione delle foreste, aumentano i prezzi dei generi alimentari e raramente comportano benefici per i piccoli contadini”, ha affermato durante una conferenza stampa Rudolf Rechsteiner, presidente di Swissaid. È quindi necessario far pressione sulle Camere federali per indurle a vincolare rapidamente l’utilizzo dei biocarburanti a precisi criteri sociali ed ecologici, ha aggiunto
Ma non solo: anche a livello cantonale è possibile far qualcosa. Nel Giura è quindi stata lanciata un’iniziativa per introdurre una moratoria. Moratoria sollecitata anche dalla petizione, secondo la quale in Svizzera non devono essere autorizzate fabbriche d’agrocarburanti finché non saranno entrati in vigore nuovi criteri che escludano quelli problematici dal profilo sociale ed ecologico.
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