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Sì incondizionato al piano salva UBS

La camera alta del parlamento dovrebbe accogliere senza problemi in dicembre il credito di sei miliardi di franchi destinato all'UBS. Con 9 voti contro 1, la sua commissione delle finanze ha proposto di approvarlo.

La Confederazione dovrebbe stanziare il prestito quatto o cinque giorni dopo l’assemblea generale dell’UBS, in agenda il 27 novembre. Il piano del governo prevede che il prestito sia rimunerato con un interesse del 12,5%. Dovrebbe quindi fruttare 750 milioni di franchi lordi l’anno (600 milioni netti).

La commissione del Consiglio degli Stati ha approvato il piano respingendo varie proposte di modifica.

Con 10 voti contro 3, la commissione si è ad esempio rifiutata di esigere che i bonus distribuiti negli ultimi anni vengano restituiti. La commissione non vuole nemmeno limitare i salari versati dall’UBS ai suoi quadri. Con 7 voti contro 5 e 1 astenuto, si è deciso di non vietare all’UBS le donazioni ai partiti.

La commissione non si è pronunciata sull’aumento da 30 a 100 mila franchi della garanzia dei depositi bancari. Questa riforma rientra infatti nelle competenze della commissione dell’economia e dei contributi.

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