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Prezzi stabili e crescita limitata

Keystone

Il barometro congiunturale dell'Ufficio federale di statistica conferma la stabilità sostanziale dei prezzi. L'inflazione rimane bassa, di poco superiore all'uno per cento.

Quest’anno il tasso d’inflazione medio dovrebbe situarsi all’1,1 per cento secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), che in ottobre ha rilevato una flessione dell’indice dei prezzi dello 0,2 per cento rispetto a settembre. Il rincaro su base annua risulta dello 0,6 per cento in ottobre, contro lo 0,7 per cento di un mese fa.

La flessione dell’indice dei prezzi al consumo in ottobre risulta principalmente dalla diminuzione registrata nel gruppo trasporti (-1,3 per cento), in particolare per la riduzione del prezzo della benzina.

Anche gli indici per sanità (-0,2 per cento), abitazione ed energia (- 0,2 per cento) e alberghi e ristoranti (-0,1 per cento) si sono attestati ad un livello inferiore rispetto alla rilevazione precedente. In progressione invece l’indice del gruppo prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,6 per cento). I prezzi dei sette gruppi rimanenti non sono stati accertati nel mese in rassegna.

Nel gruppo trasporti, oltre alla diminuzione dei prezzi della benzina si sono ridotte anche le tariffe dei voli di linea. Il prezzo del carburante è sceso del 3,4 per cento rispetto al mese precedente e del 6,9 per cento rispetto all’ottobre 2000. I prezzi per l’acquisto di automobili d’occasione sono leggermente aumentati, osserva l’UST.

I prezzi dei farmaci sono diminuiti in media del 3,5 per cento da luglio a ottobre del 2001 in seguito all’introduzione del nuovo sistema di rimunerazione dei farmacisti. Il calo riguarda in particolare i medicinali cari (più di 50 franchi), mentre si è assistito ad un aumento dei farmaci a buon mercato (meno di 50 franchi). Il maggior peso delle diminuzioni rispetto agli aumenti porta in media ad un ribasso dell’indice dei prezzi dei medicinali, spiega l’UST. Per le prestazioni ospedaliere è stato invece registrato un leggero aumento.

Nel ramo abitazione ed energia, rispetto al mese precedente si registra una diminuzione dell’1,8 per cento dei prezzi dell’olio da riscaldamento, che risultano così del 19 per cento inferiori a quelli di un anno fa. In regresso anche le tariffe di gas ed elettricità.

Nel gruppo alberghi e ristoranti si rileva in particolare una diminuzione del costo dei pernottamenti. Lievi aumenti sono stati accertati per i prezzi dei pasti consumati in ristoranti e caffè.

L’aumento dei prezzi della maggior parte di tipi di frutta e verdura (legati alla stagione ed alle condizioni del tempo) ha determinato l’incremento dell’indice del gruppo prodotti alimentari e bevande analcoliche. Altri rialzi sono stati registrati per pasta, carne di vitello e formaggio a pasta dura (fine di diversi ribassi). In calo invece la carne di maiale e il pane bigio.

Rispetto al mese precedente, i prezzi sono rimasti stabili per i beni indigeni, mentre sono scesi dello 0,6 per cento per i beni importati, soprattutto a causa del calo dei prodotti petroliferi. Su base annua, risulta un aumento medio del 2 per cento per i beni indigeni e un calo del 3,3 per cento dei prodotti importati.

Previsioni per il futuro

Secondo l’UST, nel 2001 il tasso d’inflazione annuo medio dovrebbe ammontare all’1,1 per cento. Per dicembre è attesa un’inflazione dello 0,6 per cento rispetto al mese corrispondente del 2000.

Quanto all’anno venturo, gli esperti dell’UST revedono pure un tasso d’inflazione annuo medio che si situa intorno all’1,1 per cento. Tale previsione si basa sull’ipotesi che nell’insieme il consumo in Svizzera non subirà cambiamenti di rilievo.

Anche se una leggera ripresa, prevista nel corso del 2002, potrebbe esercitare una certa pressione al rialzo sui prezzi, il rincaro sarà frenato dalla diminuzione in alcuni settori (più particolarmente il settore alberghiero), dalla relativa stabilità dei tassi ipotecari e dall’intensificarsi della concorrenza (telecomunicazioni, agricoltura), indica l’UST.

Occorre anche rilevare che la previsione del rincaro per l’anno prossimo si basa sull’ipotesi della stabilità dei prezzi dei prodotti petroliferi.

swissinfo e agenzie

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