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Proiettili dum-dum chiesti dai comandanti delle polizie cantonali

Nell'immagine un esempio delle pallottole dum-dum Keystone

I comandanti delle polizie cantonali intendono dotare gli agenti di proiettili cosidetti «espansivi», appartenenti alla famigerata famiglia dei «dum-dum». I responsabili delle forze dell'ordine ritengono questo tipo di munizione più efficace nel fermare i delinquenti e meno pericolosa per le persone non coinvolte nelle sparatorie, hanno spiegato giovedì i responsabili durante una conferenza stampa a Thun.

Uno studio ha messo in evidenza la scarsa efficacia dei proiettili «normali»: solo nel 40 per cento dei casi essi permettono di rendere inoffensive le persone colpite. Queste riescono spesso a rispondere al fuoco o a dileguarsi. Inoltre le pallottole che trapassano il corpo di un supposto delinquente possono ferire anche terzi o altri poliziotti. Per accrescere le capacità di «fermare» le persone la conferenza dei comandanti delle polizie cantonali raccomanda quindi l’uso di proiettili espansivi.

Questi colpi fanno aumentare leggermente la gravità delle ferite, ha detto Philipp Hotzenköcherle, presidente della commissione svizzera delle tecniche di polizia. Proprio questo aspetto è fortemente criticato dagli oppositori del progetto, i quali temono che gli interventi di polizia provochino lesioni più gravi o addirittura più morti.

La decisione definitiva sull’impiego di questi proiettili spetta però ai singoli cantoni. A livello politico è attesa, in novembre, una raccomandazione della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia.

La capacità di «appiattirsi nel corpo umano» dei colpi espansivi, li inserisce nella stessa famiglia dei proiettili «dum-dum», usati dall’esercito britannico in India alla fine del XIX secolo. I soldati stanziati nella città di Dumdum, vicino a Calcutta, intagliavano con un coltello una croce sulla punta delle pallottole per rafforzarne l’effetto dirompente. Le pallottole si frammentavano al momento dell’impatto, infliggendo ferite gravi e mutilanti agli avversari. I «dum-dum» sono proibiti da un apposita clausola della Convenzione internazionale dell’Aia perché «responsabili di ferite crudeli e inutili».

Da notare comunque che i proiettili che si sta pensando di introdurre in Svizzera, prodotti dalla fabbrica di armamenti svizzera Ruag, non si frammentano. Il Comitato internazionale della Croce rossa ha già detto che ne disapprova l’utilizzo, pur comprendendo che la missione della polizia non può essere paragonata ad una guerra e che la sua attività non è legata al diritto internazionale umanitario.

swissinfo e agenzie

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