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Punizioni draconiane per gli hooligan

Alcune partite, come l'incontro Basilea-Zurigo del maggio 2006, mettono a dura prova le forze dell'ordine Keystone

Divieto a vita di entrare o di avvicinarsi allo stadio e incontri casalinghi a porte chiuse. Lo auspica il responsabile del sindacato dei poliziotti per frenare la violenza nel calcio.

Per il presidente della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, Heinz Buttauer, che volge pure uno sguardo all’Euro di calcio 2008, le forze dell’ordine sono state piantate in asso dalla giustizia.

Coloro che creano disordini o che mettono in pericolo la salute o la vita degli altri devono essere puniti con estrema severità.

Sono parole del presidente della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, che ben consapevole del male che sta affliggendo anche il mondo del pallone elvetico (rari sono i weekend calcistici senza scontri o tafferugli) auspica un sostanziale giro di vite.

In un’intervista apparsa sul quotidiano svizzero tedesco «Neue Luzerner Zeitung», Heinz Buttauer sostiene che gli hooligan vanno tenuti lontani dagli stadi. Per tutta la vita ed ovunque in Europa.

«Soltanto quando saranno applicate queste misure si potrà assistere ad un cambiamento di mentalità», osserva.

Schermi giganti pericolosi

In vista del Campionato europeo di calcio del 2008 (organizzato congiuntamente da Svizzera e Austria), Buttauer dichiara di non temere per la sicurezza dentro o in giro agli stadi. Vede piuttosto rischiose le serate attorno agli schermi giganti all’aperto che saranno eretti in vari punti del paese.

«10 o 20 poliziotti sul posto non saranno sufficienti», rileva.

Sarà quindi necessario l’appoggio delle forze dell’ordine straniere. I contingenti dei poliziotti impiegati saranno ad ogni modo decisi solamente una volta conosciute le squadre qualificate e la composizione dei gironi eliminatori (sorteggio in dicembre).

Partite senza spettatori

Sempre volgendo il pensiero al grande avvenimento dell’anno prossimo, Buttauer chiede in particolare ai tribunali cantonali di mostrarsi rigidi. Il presidente della federazione e tutti i poliziotti si sentono in effetti abbandonati dalla giustizia.

«Qualsiasi cosa facciamo non è mai giusta», afferma in riferimento alle critiche che solleva immancabilmente l’operato della polizia.

È un bene che la giustizia sanzioni i comportamenti violenti – dice in sostanza – ma le sentenze rimangono spesso lettera morta.

In merito al nuovo ordinamento di diritto penale, Heinz Buttauer non intravede alcun miglioramento: «Ora si potranno prevedere multe con la condizionale. Ciò non porta assolutamente a nulla».

Per lottare contro l’hooliganismo, Buttauer vuole inoltre che l’Associazione svizzera di football si assuma le proprie responsabilità. Le società calcistiche che non riescono a controllare i loro tifosi – aggiunge – dovrebbero essere costrette a giocare le partite casalinghe a spalti vuoti.

swissinfo e agenzie

Il 1° gennaio 2007, in Svizzera è entrata in vigore la legge anti-hooligan. Elaborata in vista dell’Euro 2008, la legge ha preso spunto anche dai ripetuti episodi di violenza che hanno scosso il campionato di calcio svizzero.

Il suo punto chiave consiste nella creazione di una banca dati sui tifosi cosiddetti “a rischio”.

Tra le varie misure contro la tifoseria violenta, la legge anti-hooligan prevede inoltre il divieto di accesso agli stadi, l’introduzione di aree off limits, l’obbligo di presentarsi in polizia e la detenzione preventiva.

Zurigo, Berna, Basilea e Ginevra (che ospiteranno le partite in Svizzera) dovranno poi creare celle supplementari per 1’200 detenuti.

La Confederazione potrebbe compensare il manco di effettivi nei ranghi delle polizie cantonali con un servizio di sicurezza militare.

«Non sono un avversario dell’esercito», afferma Heinz Buttauer sulla «Neue Luzerner Zeitung». Il presidente della Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP) stima tuttavia che si potrebbe facilmente ridurre il budget militare per investire maggiormente nel reclutamento di agenti.

Questo tipo di rimostranza non è una novità. Secondo la FSFP, in Svizzera mancherebbero circa 1’600 poliziotti. A questo si aggiungono le ore supplementari (circa un milione all’anno) sulle spalle dei funzionari.

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