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Roger Federer non ce l’ha fatta

Wimbledon, arrivederci.... Keystone

Si è fermato ai quarti di finale il sogno di Wimbledon per lo svizzero Federer, che lunedì aveva battuto il campione Pete Sampras. Passa in semifinale l'inglese Tim Henman.

Ora la Gran Bretagna ci crede, anche se non sarà facile. Tim Henman, in quello che forse è stato il match più bello di questa edizione di Wimbledon, ha sconfitto ai quarti Roger Federer, il killer di Pete Sampras e si candida a essere il primo inglese a vincere Wimbledon dal 1936 (Fred Perry fu l’ultimo a riuscirci).

Non che gli avversari rimasti siano abbordabili (si va da Agassi a Rafter a Ivanisevic), ma il modo con cui Henman ha vinto contro un Federer sempre più bravo ha convinto tutti i sudditi di Sua Maestà che forse è giunto il grande momento.

Il match contro lo svizzero, durato oltre tre ore, è stato splendido, con l’inglese a far valere la sua maestria nel “serve and volley” e Federer a rispondere con passanti e risposte micidiali. Il primo set se l’è aggiudicato Henman 7-5 con un break decisivo all’undicesimo gioco. Il secondo set si è deciso in un drammatico tie-break: Henman avanti 3-1, quattro punti consecutivi di Federer con due mini-break, risposta dell’inglese che annulla due set-point e vince 8-6. Nel tezo set Henman si spegne, forse la tensione del tie-break si fa sentire e uno strepitoso Federer vince 6-2.

Nel quarto set Henman fa il break al quarto gioco. Nel game successivo difende il servizio con i denti, annullando a Federer ben quattro palle break e si porta sul 4-1, ma lo svizzero non si arrende. Henman è costretto ad annullare tre pericolose palle break sul 4-2, ma deve poi cedere il servizio sul 5-3. Lo svizzero è scatenato e si porta sul 5-5. Si va all’inesorabile tie-break: Federer avanti 5-2, reazione di Henman che mette insieme quattro punti consecutivi, fallisce un primo match-point e poi chiude 8-6.

Goran Ivanisevic, con un servizio implacabile, ha battuto 7-6; 7-5; 3-6; 7-6 il russo Safin. Facile vittoria di Rafter 6-1 6-3 7-6 contro lo svedese Enqvist.

E se Goran Ivanisevic vincesse finalmente Wimbledon? Quella che fino a pochi giorni fa poteva sembrare un’ipotesi folle è ora qualcosa di credibile. Il 29enne croato, due volte finalista al torneo londinese, è approdato alle semifinali, battendo 7-6 7-5 3-6 7-6 il russo Marat Safin e diventando così la wild-card che più è andata avanti nel torneo (il precedente record apparteneva a Pat Cash, battuto ai quarti nel 1986).

Filippo Frizzi

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