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Rumore degli aerei militari: inizia la campagna

Velivoli da combattimento nelle regioni turistiche: i cittadini si esprimeranno il 24 febbraio Keystone

Ad aprire le danze sono stati gli avversari dell'iniziativa «contro il rumore dei velivoli da combattimento nelle regioni turistiche». Sull'iniziativa, lanciata dall'ambientalista Franz Weber, si voterà il 24 febbraio.

Il comitato contrario, in cui sono rappresentati tutti i partiti borghesi, considera la proposta un primo passo verso l’abolizione dell’esercito. I voli di addestramento in Svizzera diventerebbero quasi impossibili.

«Nonostante il nome innocuo, quest’iniziativa è in realtà molto pericolosa», ha dichiarato lunedì alla stampa il deputato dell’Unione democratica di centro (UDC) Adrian Amstutz. Essa mira infatti a vietare, in tempo di pace, le esercitazioni con aerei del tipo FA-18 (Hornet) e F-5 (Tiger) nei cieli delle aree di svago.

In caso d’approvazione, la Svizzera non potrebbe più proteggere efficacemente il proprio spazio aereo. Se si vietano gli aerei da combattimento nelle regioni turistiche, le forze aeree non potranno praticamente più addestrarsi. Secondo la deputata democristiana Ida Glanzmann, «quest’iniziativa costituisce un primo passo verso la soppressione dell’esercito».

Per mancanza di spazio aereo, la Svizzera non potrebbe più organizzare grosse manifestazioni quali l’Euro 2008, il Forum economico di Davos o le riunioni diplomatiche internazionali, ha aggiunto il segretario generale del partito liberale Christophe Berdat. A suo modo di vedere, il paese sarebbe «facilmente preda di attacchi terroristici» e «diventerebbe rapidamente uno tra gli Stati meno sicuri del mondo».

Preoccupazioni locali

Nella regione dell’aerodromo militare di Meiringen l’opposizione contro quest’iniziativa di Franz Weber è molto forte, ha sottolineato Susanne Huber, sindaco del comune dell’Oberland bernese.

Per la regione, la piazza aerea di Meiringen è di «enorme» importanza, ha proseguito Huber. Le imprese legate alle Forze aeree offrono oltre 180 posti di lavoro, mentre l’aerodromo e i corsi di ripetizione fruttano all’economia locale circa 25 milioni di franchi l’anno, ha aggiunto.

L’iniziativa «Contro il rumore dei velivoli da combattimento nelle regioni turistiche» ha tuttavia tratto origine proprio dalle discussioni sorte a proposito dell’inquinamento fonico nella regione dell’aerodromo di Meiringen.

Nelle regioni coinvolte il problema si è aggravato negli ultimi anni, poiché i voli militari si concentrano ormai in soli tre aeroporti. Oltre che a Meiringen, le esercitazioni aeree si svolgono a Payerne, nel canton Vaud, e a Sion, nel canton Vallese.

Il noto ambientalista Franz Weber, che negli scorsi anni aveva contribuito al salvataggio di un grande albergo nell’Oberland bernese, si è fatto interprete di questo malcontento. Nella sua argomentazione a favore dell’iniziativa, i possibili danni del rumore per il turismo nelle regioni di montagna hanno un posto di primo piano. In parlamento Weber ha però potuto contare solo sul sostegno della sinistra e dei Verdi. E anche fra i sostenitori sono stati espressi alcuni dubbi sulla formulazione troppo vaga del testo dell’iniziativa.

swissinfo e agenzie

L’iniziativa «Contro il rumore dei velivoli da combattimento nelle regioni turistiche» chiede che alla Costituzione federale sia aggiunto il seguente articolo:
«In tempo di pace, nei luoghi di riposo turistici sono vietati gli esercizi militari con
velivoli da combattimento.».

Lanciata nel 2004, l’iniziativa promossa dalla fondazione «Helvetia Nostra», che fa capo a Franz Weber, ha raccolto 113’049 firme valide.

La proposta non ha però convinto il parlamento. Seguendo la raccomandazione del governo, il Consiglio nazionale (camera del popolo) ha respinto l’iniziativa con 114 voti contro 51, il Consiglio degli Stati (camera dei cantoni) con 28 voti contro 6.

La maggioranza di centro-destra ha votato compatta contro l’iniziativa, sostenuta solo dalla sinistra e dagli ecologisti.

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