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Ruolo chiave della Svizzera nella lotta al terrorismo

Pe il sottosegretario americano al Tesoro, Jimmy Gurulé, bisogna impedire in ogni modo il finanziamento di nuovi attentati terroristici swissinfo.ch

In visita a Berna, il sottosegretario americano al Tesoro, Jimmy Gurulé, ha lodato gli sforzi della Confederazione per smantellare le reti finanziarie dei terroristi.

La Svizzera ha assunto un ruolo di primo piano nella lotta contro le basi finanziarie del terrorismo. È quanto ha dichiarato Jimmy Gurulé, dopo un’incontro a Berna con la ministra svizzera di giustizia e polizia, Ruth Metzler, e con alcuni rappresentanti del Ministero pubblico della Confederazione e delle banche svizzere.

Il sottosegretario americano al Tesoro ha lodato in particolare i provvedimenti adottati dalle autorità elvetiche per bloccare i fondi depositati dalle organizzazioni terroristiche. Secondo Gurulé, la piazza finanziaria svizzera, una delle più importanti al mondo, deve evitare in ogni modo di essere sfruttata abusivamente dai terroristi.

La Svizzera ha dato l’esempio

Subito dopo gli attentati dell’11 settembre, la Confederazione ha preso numerose iniziative per scoprire eventuali ramificazioni finanziarie del terrorismo in Svizzera. In tale ambito ha assunto un ruolo di precursore, bloccando numerosi conti e ingenti somme.

Sempre secondo quanto dichiarato da Gurulé, conti con per un valore di 116 milioni di dollari sono stati bloccati negli ultimi mesi in 166 paesi, di cui 82 milioni al di fuori degli Stati uniti. In Svizzera, secondo una portavoce del Segretariato di stato dell’economia, sono stati congelati 69 conti per una somma complessiva di 34 milioni di franchi.

Per il sottosegretario al Tesoro bisogna fare il possibile per impedire il finanziamento di nuovi attentati e per salvare altre vite umane. La lotta al terrorismo può essere vinta soltanto a lunga scadenza. La comunità internazionale non deve cullarsi in un falso sentimento di sicurezza: la minaccia del terrorismo rimane reale e la rete di Al Qaida si sta ricostituendo.

Proposte della Svizzera

Gurulé ha inoltre accolto positivamente la proposta del procuratore federale Valentin Roschacher in favore di una più stretta collaborazione a livello operativo nella lotta al terrorismo. Tale proposta dovrebbe portare in particolare allo scambio di informazioni e collaboratori tra la Task Force Terror USA, messa in piedi dalla Svizzera, e le due unità analoghe predisposte dagli Stati uniti.

La collaborazione dovrebbe diventare più efficiente e rapida, senza tuttavia scavalcare le regolamentazioni esistenti in materia di assistenza giudiziaria. Il sottosegretario americano al Tesoro dovrebbe apprezzare particolarmente l’iniziativa elvetica, dal momento che finora le procedure di assistenza amministrativa e giudiziaria sono generalmente molto lunghe.

Il segreto bancario non è un ostacolo

Gurulé ha dichiarato che il segreto bancario con rappresenta un ostacolo in vista di una cooperazione più efficiente tra Svizzera e Stati uniti. Finora, le stesse banche elvetiche si sono dimostrate molto cooperative.

Il sottosegretario al Tesoro ha inoltre preso posizione in merito al controverso Patriot Act, una serie di disposizioni varate dagli Stati uniti in cui sono previste anche diverse sanzioni contro chiunque intralci o non collabori alla lotta mondiale contro il terrorismo. Dopo aver difeso questa nuova legislazione, considerata uno strumento fondamentale per il governo americano, Gurulé ha dichiarato che gli Stati uniti sono comunque disposti ad aprire discussioni in merito con la Svizzera.

swissinfo e agenzie

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