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Sì di Centerpulse ai risarcimenti per le protesi difettose

Una delle protesi prodotte dalla Centerpulse, la filiale statunitense di Sulzer Medica Keystone

Accordo sul risarcimento per i pazienti americani operati con le protesi difettose prodotto dalla filiale statunitense della Sulzer Medica.

Centerpulse (ex Sulzer Medica) verserà un risarcimento di 725 milioni di dollari a 3.530 pazienti americani, cui erano stati impiantate protesi difettose dell’anca e del ginocchio. L’accordo globale negoziato negli Stati Uniti, ed approvato lo scorso maggio dal tribunale federale di Cleveland, è stato ratificato giovedì sera dal consiglio di amministrazione del gruppo zurighese, specializzato nelle tecniche mediche.

312 mila franchi a testa

«Siamo riusciti a risarcire i pazienti e nel contempo a preservare e sviluppare le attività della compagnia», scrive il presidente del consiglio di amministrazione Max Link in una nota diffusa venerdì.

Ogni paziente riceverà mediamente nei prossimi 18 mesi una somma di 200 mila dollari (312 mila franchi): gli avvocati che hanno portato avanti la causa preleveranno su ogni singolo risarcimento una commissione di 40 mila dollari.

Titolo al rialzo

Centerpulse è riuscita, nei giorni scorsi, a ridurre da 132 a 87 il numero dei querelanti che rifiutano l’intesa collettiva e che intendono proseguire l’azione giudiziaria. Le vertenze, ancora irrisolte, saranno analizzate individualmente e nel calcolo degli indenizzi la somma di 200 mila dollari servirà anche in questo caso da punto di riferimento.

L’annucio dell’approvazione dell’accordo ha spinto al rialzo il titolo Centerpulse, che venerdì nelle prime ore di contrattazioni è salito a 237,50 franchi, in aumento del 10 percento rispetto alla chiusura di giovedì.

Tracollo evitato

Le protesi difettose prodotte dalla filiale americana Sulzer Orthopedics hanno rischiato di spingere Centerpulse sull’orlo del tracollo: migliaia di pazienti hanno dovuto subire un nuovo intervento chirurgico.

Le vicende giudiziarie negli Stati Uniti hanno gravato sui risultati dell’azienda, che ha chiuso il 2001 con un perdita netta di 1,193 miliardi di franchi, a fronte di un utile di 190 milioni l’anno precedente.

swissinfo e agenzie

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