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Sì svizzero all’estradizione di Achraf

Achraf ha trenta giorni per presentare appello contro l'estradizione Keystone Archive

La Svizzera ha accettato di estradare verso la Spagna il presunto terrorista islamico Mohammed Achraf.

Sospettato di aver progettato attentati a Madrid, il capo presunto di una cellula islamica radicale è detenuto a Zurigo dall’agosto del 2004.

Madrid aveva richesto in ottobre l’estradizione dalla Svizzera del cittadino algerino, sospettato di essere il cervello di un’organizzazione terroristica in Spagna.

Lo smantellamento della cellula terroristica era stato annunciato il 19 ottobre in Spagna.

Il gruppo, guidato presumibilmente da Achraf, progettava un attentato contro l’Audiencia Nacional, la massima istanza giudiziaria spagnola, incaricata dell’inchiesta sulle stragi dell’11 marzo 2004 a Madrid, in cui morirono 191 persone.

Stando al giudice spagnolo Baltazar Garzon, lo stesso Achraf aveva l’intenzione di immolarsi con un camion-bomba e diventare un “martire”.

Ricorso entro 30 giorni

Il presunto terrorista dispone ora di un termine di 30 giorni per inoltrare ricorso al Tribunale federale.

Achraf aveva chiesto asilo in Svizzera nell’aprile 2003, sostenendo di essere palestinese e di chiarmarsi Kamel Saadi, ma i documenti in suo possesso si sono poi rivelati falsi e la sua richiesta era stata respinta nell’ottobre dello stesso anno.

Achraf si era dunque dato alla clandestinità. Il 28 agosto 2004 era stato incarcerato a Kloten dopo essere stato fermato per un furto di telefonini. Il 19 ottobre, dopo le rivelazioni della stampa, la Procura spagnola comunica alla Svizzera che Achraf stava preparando un attentato a Madrid.

Il 21 ottobre il Ministero pubblico della Confederazione avvia un procedimento penale nei confronti di Achraf per sospetta appartenenza a organizzazione criminale. La Procura federale vuole verificare se il cittadino algerino avesse organizzato attività terroristiche e messo in piedi una cellula eversiva sul territorio elvetico.

Poi in novembre una delegazione dell’Ufficio federale di polizia (fedpol) e del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), si reca in visita a Madrid, dopo che in ottobre la Spagna aveva richiesto l’estradizione.

Accordi e polemiche

Per far luce sul caso Achraf i rappresentanti svizzeri stabiliscono un accordo di assistenza giudiziaria reciproca con gli inquirenti spagnoli.

Nel frattempo in Svizzera si erano accese delle polemiche sul caso: il ministro di giustizia e polizia, Christoph Blocher, aveva dovuto respingere le critiche, formulate dalla stampa elvetica, riguardo ad eventuali “panne” di informazione da parte degli organi di sicurezza svizzeri.

In risposta il ministro aveva criticato il ritardo da parte delle autorità di Madrid nella trasmissione delle informazioni sul presunto terrorista.


swissinfo e agenzie

28 agosto 2004: Achraf viene arrestato a Zurigo-Kloten.

19 ottobre 2004: la Procura spagnola comunica alla Svizzera che Achraf stava preparando un attentato a Madrid.

21 ottobre 2004: il Ministero pubblico della Confederazione avvia un procedimento penale nei confronti di Achraf.

28 gennaio 2005: semaforo verde della Svizzera per l’estradizione.

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