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Salari dei dipendenti Swissair pagati fino a fine anno

Gli aerei Swissair vengono fatti volare a rotazione per evitare danni dovuti al mancato uso Keystone Archive

Il versamento dei salari integrali ai dipendenti delle società in moratoria di Swissair licenziati è garantito dalla Confederazione fino a fine anno.

La Task Force Personale Swissair, diretta dal Segretariato di Stato dell’economia (seco), ha raggiunto venerdì un’intesa in merito con i partner sociali, indica una nota diffusa dal seco venerdì sera. Concretamente sarà versata la differenza tra le rimunerazioni finora percepite e le indennità dell’assicurazione contro la disoccupazione fino a un massimo di 8 900 franchi al mese. Saranno così evitati ulteriori casi difficili.

Il commissario provvisorio ordinerà il versamento dell’integrazione salariale prelevando i fondi dal credito ponte assicurato dalla Confederazione, pari ad un miliardo di franchi. In totale saranno utilizzati circa 10 milioni di franchi per i circa 2.500 dipendenti che praticamente in ottobre e in novembre sono stati o saranno licenziati in tronco, ha reso noto Alan E. Kocher, del seco. Non è invece previsto il pagamento della 13esima.

Nel frattempo l’Ufficio cantonale dell’economia e del lavoro di Zurigo ha proposto misure mirate per permettere un rapido reinserimento del personale licenziato. In particolare ha aperto una borsa del lavoro – un «job center» – lo scorso 10 ottobre all’aeroporto di Kloten. Attualmente l’ufficio cantonale esamina assieme al gruppo Swissair diversi progetti di reintegrazione, individuali e suddivisi per professione. Attualmente 3.100 dipendenti sono già stati licenziati su 4.400 soppressioni previste in Svizzera da Swissair Group.

Liquidità scarseggiante

Per quanto concerne invece il livello delle liquidità a disposizione di Swissair, lo stesso continua ad essere preoccupante. I fondi promessi dalla Confederazione per assicurare il mantenimento delle attività a lungo raggio sono stati calcolati al centesimo. Lo ha indicato venerdì il commissario provvisorio del gruppo, l’avvocato Karl Wüthrich, nel suo rapporto settimanale.

Questa situazione richiede rigide misure di risparmio in tutti i settori, rileva Wüthrich. Il commissario fa sapere che nelle future decisioni terrà conto prioritariamente della scarsità dei fondi. Il Consiglio federale ha messo a disposizione un miliardo di franchi per finanziare i voli di lunga distanza di Swissair, fino al passaggio delle rotte alla nuova aviolinea nel marzo prossimo.

Quanto all’auspicata cessione di parti di Swissair Group, non ci sono ancora risultati positivi. Per le filiali Swissport (smistamento bagagli), Gate Gourmet (ristorazione a bordo), Nuance (negozi esentasse), Restorama, Rail Gourmet e Gourmet Nova (ristorazione) non sono ancora giunte richieste concrete, né al commissario, né ai giudici competenti.

Il test dell’orario invernale

Da rilevare infine che l’orario invernale di Crossair e Swissair, che entra in vigore domenica, costituisce un test per il modello 26/26, ossia l’integrazione nella futura aviolinea elvetica di 26 velivoli di medio raggio e di 26 di lungo raggio della compagnia di bandiera. Lo ha indicato Patrick Jeandrain, portavoce della compagnia basilese.

Il modello 26/26 è un modello teorico e bisognerà vedere se si adatterà alle condizioni di mercato. I voli che non avranno successo potrebbero anche essere cancellati, secondo il portavoce. La configurazione che uscirà alla fine dell’orario invernale servirà da base alla Nuova Crossair.

Fino al 29 marzo Swissair continuerà a gestire aerei di media e di lunga distanza. Una ventina di velivoli rimarranno invece a terra, ha detto Christine Bühler, portavoce di Swissair. Saranno organizzati turni affinché tutti gli aerei possano volare, evitando così i danni dovuti a pause prolungate. Alcuni velivoli sono già stati restituiti alle società di leasing.

swissinfo e agenzie

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