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San Gallo all’insegna del federalismo

La cattedrale di San Gallo RTS

La seconda Conferenza internazionale sul federalismo si è aperta martedì a San Gallo. Vi partecipano 500 personalità internazionali.

Nel discorso di apertura, il presidente della Confederazione Kaspar Villiger ha sottolineato il ruolo di modello del federalismo svizzero.

La conferenza è aperta fino al 30 agosto agli esperti, provenienti dagli ambienti della politica e dell’amministrazione, agli scienziati e ai rappresentanti dell’economia e di altri settori della società.

Alcuni Stati sono rappresentati ai più alti livelli a questa conferenza, presieduta dall’ex consigliere federale Arnold Koller e con la partecipazione di personalità come i primi ministri belga e canadese e il presidente del Mali.

Gli organizzatori danno molta importanza ai giovani ai quali propongono un programma specifico.

Creare nuovi modelli

La conferenza vuole permettere uno scambio costruttivo d’informazioni e di esperienze. Questo dialogo dovrebbe contribuire all’elaborazione di nuovi modelli federalisti per la soluzione di problemi specifici e, di conseguenza, favorire la pace e la stabilità nel mondo.

I partecipanti si concentreranno soprattutto su tre temi: il federalismo e la politica estera, le strutture statali decentralizzate e la prevenzione dei conflitti, la ripartizione dei compiti e il federalismo finanziario.

Grande interesse svizzero

La prima conferenza internazionale sul federalismo si era tenuta nel 1999 a Mont-Tremblant (Québec). Era stata organizzata dal Forum delle Federazioni, un’organizzazione non governativa canadese.

In questa occasione la Svizzera si era detta pronta ad ospitare la prossima conferenza. Le autorità hanno ritenuto che la Svizzera fosse il luogo indicato per un simile incontro, per la ricchezza della sua tradizione federalista e per il suo impegno in favore degli scambi internazionali. Il via libera alla conferenza di San Gallo è pertanto stato dato congiuntamente dal Consiglio federale e dai governi cantonali.

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