Prospettive svizzere in 10 lingue

San Moritz si tinge di verde

St.Moritz: dalle acque ghiacciate una fonte di riscaldamento swissinfo.ch

Ogni giorno, durante la stagione invernale, l'aeroporto dell'Alta Engadina è un via vai di jet privati che trasportano a St. Moritz famose e facoltose personalità.

Quando si parla di riscaldamento globale, la stazione turistica dà le sue risposte. swissinfo ha incontrato tre uomini che nel vento del cambiamento vedono l’idea di un futuro più sostenibile.

Il trentenne Marcus Testa, dall’aspetto elegante e molto curato, è un giovane imprenditore che dirige l’impresa familiare, il Testa Group, la più grande nel suo genere e attiva in diversi settori: sviluppo della proprietà, edilizia, alberghi, fornitura di accessori per arredamenti.

Nella stazione turistica la maggior parte delle attività economiche è legata alle residenze secondarie. Si stima che solo le case di vacanza generino un profitto che si aggira attorno al 60%. Un business, dunque, decisamente lucrativo.

Per rendersene conto basta dare un’occhiata ai prezzi degli appartamenti o delle case: a St. Moritz si devono sborsare dai 10mila ai 30mila franchi al metro quadro. E gli acquirenti non mancano!

Ma, purtroppo, i costi si misurano anche a livello ambientale. In media le residenze secondarie sono occupate per sei settimane l’anno ma vengono riscaldate quasi ogni giorno, poiché le temperature a 1’800 metri di altitudine raramente superano i 20 gradi centigradi.

L’anno scorso, però, Testa ha deciso di invertire questo squilibrio ambientale. Il giovane imprenditore ha infatti deciso che nel complesso residenziale di Celerina, località a pochi passi da St.Moritz, i sessanta appartamenti mono-familiari occupati tutto l’anno saranno riscaldati con energia geotermica.

Una tassa sul CO2?

L’obiettivo di Marcus Testa è di installare una pompa geotermica in tutti i nuovi edifici. “Le energie rinnovabili – spiega l’imprenditore – spingono al rialzo il costo degli edifici, ma la situazione sta cambiando da un paio d’anni, da quando cioè il prezzo del petrolio continua a salire”.

“Non dobbiamo inoltre dimenticare che gli orientamenti della politica ambientale svizzera si indirizzano verso l’introduzione di una tassa sul CO2. S tratta dunque di un segnale che ci spinge ad una riconversione verso le energie alternative”.

L’uomo di affari afferma che l’investimento iniziale di un milione di franchi per sondare in profondità la terra attraverso un foro di trivellazione, verrà compensato promettendo agli acquirenti costi di riscaldamento meno onerosi e un marchio di energia rinnovabile.

La sua ditta, del resto, era stata pure coinvolta in un progetto volto a trasformare il Badrutt’s Palace, uno degli alberghi più lussuosi e prestigiosi di St.Moritz, in un esempio concreto ed efficiente di energia alternativa.

L’acqua captata da un profondo sondaggio geotermico nel lago di St.Moritz, viene trasformata in energia che riscalda – rimpiazzando ogni anno circa 500mila litri di olio da riscaldamento – l’albergo e la scuola vicina, contribuendo così a ridurre annualmente l’impatto ambientale nella misura di 1’200 tonnellate di CO2.

Una crociata in favore del clima

Il principale promotore delle energie rinnovabili è indubbiamente il direttore dell’ente turistico di St.Morit, Hanspeter Danuser. Convinto e infaticabile sostenitore delle energie alternative, nel 2003 – in occasione dei campionati del mondo di sci alpino – aveva fatto installare 180 pannelli solari sulle pendici della montagna dove sale la ferrovia, trasformando così l’appuntamento sportivo in una straordinaria operazione di marketing.

La visita sulla cima della montagna per vedere i pannelli solari e l’impianto di energia eolica, il più elevato al mondo, fu inserita nel percorso del “Clean energy Tour”. “Come dirigente nel campo del turismo – afferma Danuser – devi essere un ambientalista, poiché la nostra principale offerta, oltre naturalmente alle infrastrutture, è sempre la natura e il paesaggio”.

Il paladino dell’energia pulita ha inoltre spiegato che attualmente ci sono circa ottanta progetti che si stanno sviluppando sotto questo prestigioso marchio “verde”; l’obiettivo è di trasformare St.Moritz in una stazione turistica senza CO2 entro dieci anni.

Un segnale chiaro

Felix Keller, direttore dell’Istituto del turismo e del paesaggio dell’Academia Engiadina, avverte: tutti questi sforzi sono in realtà soltanto una goccia nell’oceano. L’Istituto per cui lavora monitora i cambiamenti climatici, compreso i movimenti dei ghiacciai e lo strato di permafrost, e promuove il turismo sostenibile.

“Penso che i progetti facenti capo a “Clean Energy”- afferma Keller – siano una buona base di partenza, poiché mostrano che la gente non solo è sensibile al problema, ma è pronta a cambiare il proprio stile di vita. Queste idee sono state anche messe sul tavolo per trasformare l’Alta Engadina nella prima regione della Svizzera senza olio combustibile e gas”.

“Che ci piaccia o meno – osserva Keller – nei prossimi anni dovremo cambiare i nostri sistemi di riscaldamento. Presentare questa stazione invernale come un modello nel campo dell’ energia alternativa, dove davvero si provano nuove forme di energia, è certamente un fiore all’occhiello. E rappresenta un segnale per il mondo intero”.

swissinfo, Dale Bechtel, St.Moritz
(traduzione e adattamento dall’inglese Françoise Gehring)

Il marchio “Clean Energy” è stato introdotto a St-Moritz in occasione dei campionati del mondo di sci alpino svoltisi nel febbraio 2003. Il fabbisogno energetico dei campionati è stato interamente coperto con l’impiego di energia pulita attraverso la posa di pannelli solari.

I pannelli solari sono un complemento importante della campagna turistica di St.Moritz, dove si dice che il sole splende 322 giorni all’anno. Ma nella stazione invernale si impiegano altre fonti di energia rinnovabile.

In quota è possibile visitare i moderni impianti solari del Piz Nair e del Corviglia e l’impianto eolico più “elevato” del mondo. E’ pure possibile passeggiare lungo il “sentiero del clima”, nei pressi di Pontresina.

L’energia geotermica è l’energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia rinnovabile.

La geotermia consiste nel convogliare i vapori provenienti dalle sorgenti d’acqua del sottosuolo verso apposite turbine adibite alla produzione di energia elettrica e nel riutilizzare il vapore acqueo per il riscaldamento, le coltivazioni in serra e il termalismo.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR