Il cantone alpino e la provincia italiana dell'Alto Adige creeranno un nuovo sistema di allarme per far fronte alle catastrofi naturali.
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Il ritiro dei ghiacciai e lo scioglimento del permafrost sono due delle conseguenze più visibili dell’innalzamento globale della temperatura. “Questa evoluzione fa sì che nelle aree interessate siano da attendersi un maggior numero di cadute di massi e di colate detritiche”, si legge nel comunicato diramato mercoledì dalle autorità grigionesi.
Per far fronte a questa situazione, il cantone dei Grigioni e la provincia italiana dell’Alto Adige si sono associate all’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe di Davos (SLF) per allestire il “Sistema interregionale di allerta tempestiva e di informazione in caso di crisi”.
Questo sistema si basa su una procedura d’allerta già utilizzata con successo dall’SLF per quanto concerne l’allarme valanghe.
Gli obiettivi principali del progetto sono due: migliorare i modelli di previsione idrologica e creare una piattaforma internet per mettere a disposizione dei responsabili per la protezionei dei pericoli naturali i dati di diversi reti di misurazione e i modelli di previsione.
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