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Il Parlamento incoraggia la formazione

Il Parlamento incoraggia la formazione e la ricerca Keystone

Il sostegno nazionale alla formazione e alla ricerca aumenterà in media del 6% all'anno nei prossimi quattro anni. Il governo aveva proposto un aumento del 4,5%.

Inizialmente la Camera bassa puntava ad un aumento dell’8%. Ha infine deciso di allinearsi alla proposta del senato, che torna sul dossier.

I sussidi concessi alle Scuole universitarie professionali (SUP) ammonteranno a 1,704 miliardi per il periodo 2008-2011. Sconfessando la sua commissione, il Consiglio Nazionale, riprendendo giovedì mattina l’esame degli investimenti nella formazione, ricerca e innovazione (FRI), non ha voluto aumentare questa posizione di 200 milioni di franchi. La decisione è stata presa con 87 voti contro 74.

Occupandosi dei 16 decreti federali del messaggio FRI, la Camera del popolo non ha fatto concessioni nemmeno per la formazione professionale: ha tenuto fede ai 2,708 miliardi previsti a tale scopo. Sono fallite sia le proposte di aumento della sinistra che quelle di riduzione dell’Unione democratica di centro (UDC).

Complessivamente gli aiuti decisi giovedì ammontano a 21,3 miliardi di franchi, ossia 108 milioni di più rispetto alla decisione presa lo scorso mese di giugno dalla Camera dei cantoni, che tornerä pertanto sul dossier.

Un gioco di equilibrio

Preoccupata di non compromettere l’equilibrio dell’intero “pacchetto”, la maggioranza ha preferito optare per la via di mezzo. Sia le SUP (+7,8%) che la formazione professionale (+8,7%) beneficeranno comunque di un incremento dei mezzi finanziari superiori alla media, hanno sottolineato i deputati borghesi.

Infatti, per l’intero settore FRI gli investimenti cresceranno del 6% nel prossimo quadriennio, raggiungendo i 21 miliardi. La Camera del popolo, che ha iniziato ieri l’esame di questo dossier, ha finora seguito la propria commissione, bocciando nettamente le proposte di aumento dello schieramento rosso-verde, come pure i tagli chiesti dall’UDC. Unica eccezione: ha aumentato di 100 milioni la somma destinata a compensare i costi annessi dei progetti di ricerca (“overhead”).

Troppo timido l’impegno dello Stato

Il campo rosso-verde, che si è schierato per un aumento di almeno l’ 8%, e l’Unione democratica di centro, favorevole ad un tasso del 4,5%, sono dunque rimasti isolati, ognuno al polo opposto e su posizioni diametralmente opposte

Tanto la destra quanto la sinistra hanno espresso alcune considerazioni critiche sul sistema, evidenziando una serie di problemi: misure insufficienti in relazione ai problemi posti dall’aumento degli allievi e alle sfide lanciate dalla concorrenza internazionale, mancanza di ricambio nei settori scientifici e tecnici in relazione ai bisogni dell’economia, tendenza a rafforzare la dimensione accademica.

Non sono neppure mancante le critiche nei confronti dell’impegno dello Stato, troppo timido nel profilarsi su questo dossier, così importante per il futuro del Paese. Prova ne è che il Consiglio nazionale ha aggiunto solo 108 milioni supplementari al credito globale di oltre 20 miliardi di franchi per il periodo 2008-2011, votato dal Senato lo scorso mese di giugno.

Non frenare il dinamismo

Per non frenare il dinamismo dei ricercatori, sono stati accordati 100 milioni supplementari per assicurare la presa a carico delle spese legate a progetti di ricerca. Gli 8 milioni devono dunque servire alla creazione di un centro di tossicologia umana applicata.

Nel dibattito sono stati inoltre concessi i seguenti aumenti di credito: il Fondo nazionale svizzero per la ricerca (+7,5%), l’innovazione (+7,3%), e la cooperazione internazionale (+14,9%).

Le Scuole politecniche federali (+3,7%), che nell’intero programma fanno la parte del leone con un credito quadriennale di 8,234 miliardi di franchi, e le dieci università cantonali (+4,6%), con una spesa di 2,811 miliardi, registrano un incremento meno pronunciato dei mezzi finanziari a disposizione.

swissinfo e agenzie

Il 21 maggio 2006, popolo e cantoni hanno accettato una modifica della Costituzione federale nel campo della formazione.

I cantoni conservano le loro competenze in materia di educazione, ma devono armonizzare le principali condizioni quadro dei loro rispettivi sistemi formativi.

All’inizio del mese di luglio del 2006 il Consiglio federale aveva deciso di limitare a 4,5% l’aumento dei crediti destinati alla formazione, alla ricerca e all’innovazione per gli anni 2008-2011.

Nel mese di settembre dello stesso anno, il Consiglio degli Stati aveva approvato un aumento di almeno 6% mentre il Nazionale si era spinto fino all’8%.

Nel mese di ottobre del 2006, infine, il Consiglio federale ha adeguato il proprio piano finanziario ad un aumento del 6% all’anno, invece del 4,5%.

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