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L’inquinamento luminoso minaccia il cielo notturno

Un cielo notturno pericolosamente illuminato (foto: Philipp Heck) Philipp Heck

Specialisti e attivisti svizzeri partecipano in Germania ad una conferenza internazionale sull’inquinamento luminoso del cielo notturno.

Al simposio sono presenti astronomi, ornitologi e perfino esperti della sanità.

Secondo gli scienziati un quinto della popolazione mondiale non vede più la Via Lattea mentre la maggior parte delle dodici costellazioni dello zodiaco sono già invisibili nelle zone colpite dall’inquinamento luminoso.

Per gli organizzatori della International Dark Sky Association la priorità va all’illuminazione esterna che deve rivolgersi verso il basso e non verso l’alto.

“Non vogliamo spegnere tutte le luci”, spiega a swissinfo Philipp Heck, presidente di Dark Sky Switzerland. “Chiediamo semplicemente alla gente di dirigere la luce su ciò che deve essere illuminato e non verso l’intero cielo”.

Via Lattea

L’osservatorio pubblico più antico della Svizzera si trova nei pressi della Bahnhofstrasse di Zurigo e venne costruito nel 1907.

“Si tratta probabilmente di uno dei posti più colpiti dall’inquinamento luminoso”, spiega Heck.

“Per vedere i pianeti e la luna va bene ma una galassia è difficilmente visibile da questo punto. Da una città come Zurigo si vedono distintamente solo le grandi costellazioni e di queste ce ne sono poche”.

“Se tutta l’illuminazione di Zurigo fosse protetta, se non ci fosse alcuna luce diretta verso il cielo, dal centro della città si scorgerebbe la Via Lattea anche in una notte senza luna”.

Secondo Philipp Heck in Svizzera esistono solo due posti dove l’inquinamento luminoso registra un livello basso: la zona del Gottardo, nella Svizzera centrale e il cantone dei Grigioni, nel sud-est del Paese.

Un dato che non sorprende visto che l’inquinamento è più forte nelle aree industriali, più popolate.

Le immagini satellitari provano che le regioni dove l’inquinamento luminoso è più forte sono l’Europa, la parte orientale degli Stati Uniti, il Giappone e l’India.

Uccelli migratori

Gli astronomi hanno iniziato a preoccuparsi del fenomeno negli anni cinquanta.

Gli ornitologi affermavano già all’epoca che l’illuminazione di certe strutture confondeva gli uccelli migratori che cambiavano il corso del loro viaggio.

Bruno Bruderer della Stazione ornitologica svizzera di Sempach ha scoperto che questi uccelli cambiano perfino la velocità e l’altitudine del loro volo.

Uno studio effettuato in Germania ha invece stabilito che sotto ogni lampada muoiono ogni notte 150 insetti.

“A Zurigo ci sono circa 50’000 lampioni. Questo corrisponde a un milione di insetti morti ogni notte nella città sulla Limmat”, dichiara Heck.

“E’ un grave danno per tutta la catena alimentare”. Alcuni studiosi affermano perfino che vi è un rapporto fra l’aumento dei casi di cancro al seno nei Paesi industrializzati e l’esposizione forzata e non naturale all’illuminazione notturna.

Giochi di luce

Molte strade di Zurigo sono ormai illuminate secondo criteri moderni e rispettosi dell’ambiente e non provocano un inquinamento luminoso di rilievo.

Vi sono tuttavia i sistemi d’illuminazione privata: nei giardini, sulle terrazze. Lampade il cui fascio di luce è diretto sempre verso l’alto. Uno spreco di energia e di luce.

Un altro grosso problema è costituito dall’illuminazione di edifici pubblici, monumenti, chiese.

“La luce viene dal basso e si dirige verso l’alto. Spesso non sfiora nemmeno l’edificio che dovrebbe illuminare” afferma Philipp Heck.

Dark Sky Switzerland non condivide l’opinione delle autorità secondo le quali un’illuminazione più forte non abbaglia i passanti e contribuisce a garantire la sicurezza delle persone.

E’ giunta l’ora di agire

Le autorità di Zurigo hanno elaborato un piano che nei prossimi 10 anni prevede di adattare l’illuminazione esterna della città ai bisogni ambientali, riducendo l’inquinamento luminoso.

Dark Sky Switzerland vorrebbe che sull’esempio di Zurigo anche altre città e cantoni facessero di più e che a livello federale le autorità competenti affrontassero questo tipo di inquinamento alla stessa stregua dell’inquinamento dell’aria o dell’acqua.

Quando le ferrovie svizzere hanno deciso di installare in oltre 600 stazioni regionali una serie di colonne di luce alte 8 metri, la cui luce proveniva dal basso, l’associazione è insorta.

Dopo lunghi negoziati fra le due parti le ferrovie hanno accettato di rivedere le loro “colonne di luce”.

swissinfo, Vincent Landon
(Adattamento italiano: Elena Altenburger)

Il 3° Congresso internazionale si svolge a Stoccarda il 12 e il 13 settembre
La riunione si tiene sotto il patronato dell’UNESCO
Dell’associazione International Dark Sky fanno parte 4’000 membri in 69 Paesi

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