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L’offensiva in dieci punti dell’USAM

L'Unione delle arti e mestieri sostiene la costruzione di nuove gallerie e strade Keystone Archive

Con la costruzione di una seconda galleria al Gottardo e l’aumento dell’età pensionabile, l’Unione svizzera delle arti e mestieri vuole raggiungere una ripresa economica duratura.

Il programma in dieci punti non risparmia nemmeno le critiche alle rendite d’invalidità a vita.

L’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) rappresenta il 98% delle imprese svizzere. Queste mettono a loro volta a disposizione il 90% dei posti di lavoro in Svizzera. L’USAM è pertanto la più grande organizzazione economica svizzera.

Nel corso di una conferenza stampa l’USAM ha presentato il suo programma in dieci punti per rilanciare l’economia.

L’associazione non è nuova ad iniziative di questo tipo. Da tempo partecipa alla vita politica cercando di integrare gli interessi dei suoi membri.

Riassume bene questo atteggiamento un esempio molto attuale: Anche dopo il no degli elettori al controprogetto all’iniziativa “Avanti” l’Unione svizzera delle arti e mestieri continua ad essere favorevole alla costruzione di una seconda galleria stradale attraverso il Gottardo.

Secondo l’USAM le esigenze di una società che si basa sulla mobilità devono avere la priorità sulle “questioni fondamentlistiche, di principio”.

L’associazione ritiene che la concorrenzialità delle piccole e medie imprese non deve essere indebolita per favorire le grandi ditte di spedizione dell’Unione europea.

L’Unione svizzera delle arti e mestieri si preoccupa in particolare dell’industria locale della costruzione che trarrebbe profitto dalla costruzione e ristrutturazione delle strade.

Sotto accusa le rendite d’invalidità a vita

Il vice-direttore dell’USAM, Kurt Gfeller, esige “misure drastiche immediate per far fronte in modo efficace all’enorme aumento di persone che percepiscono una rendita d’invalidità.”

In questo modo Gfeller ritiene che si combatterebbero meglio gli abusi. Gli uffici competenti si occuperebbero infatti dei casi di invalidità già dopo poche settimane e non appena dopo due anni.

Sempre in questo contesto l’Unione delle arti e mestieri mette in questione anche l’efficacia delle rendite d’invalidità a vita.

Anche l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni non è un tema tabù per l’associazione degli imprenditori che propone tutta una serie di provvedimenti accessori.

I dipendenti dovrebbero ad esempio rinunciare all’idea di uno stipendio proporzionale agli anni trascorsi in una ditta, cioè un guadagno in continuo aumento.

“Chi ha raggiunto l’apice della sua carriera lavorativa deve essere pronto ad accettare anche una diminuzione del proprio salario”, spiega Gfeller.

I datori di lavoro dovrebbero invece puntare molto di più su dipendenti anziani, rinunciando a tutte le disposizioni che rincarano l’assunzione di personale di una certa età.

In favore della libera circolazione delle persone

L’USAM si impegna in favore di un allargamento della libera circolazione delle persone ai nuovi membri dell’Unione europea.

Per quanto riguarda le minacce di referendum, provenienti sia da destra, che da sinistra, contro il dossier che la Svizzera sta negoziando con l’UE, Rudolph Horber, membro della direzione afferma che “la sua associazione si batterà con determinazione contro un referendum, indipendentemente dal colore politico.”

Assicurazione maternità

L’Unione delle arti e mestieri intende combattere anche il referendum lanciato contro l’assicurazione maternità, voluta dal direttore Triponez.

Quest’ultimo si era trasformato in fervente sostenitore di un congedo maternità per le donne salariate dopo che solo pochi anni prima, nel 1999, vi si era ancora strenuamente opposto.

Triponez si impegna da un lato in favore degli interessi delle donne che lavorano. D’altro canto però vuole alleviare l’onere finanziario dei datori di lavoro.

Secondo il direttore dell’USAM i costi dell’assicurazione maternità dovrebbero pertanto essere coperti dal Fondo di compensazione dell’indennità di perdita di guadagno evitando così di penalizzare finanziariamente i singoli datori di lavoro.

Contro il divieto di pubblicità

L’USAM viene incontro anche all’industria pubblicitaria e “non accetta il divieto di pubblicità per il tabacco e i prodotti ad alta gradazione alcolica”, come spiega il portavoce dell’organizzazione, Jürg Zbinden.

Secondo l’Unione delle arti e mestieri, “la pubblicità non è praticamente mai all’origine del consumo di tabacco ed alcolici”.

L’Unione mette ovviamente le mani avanti temendo forse che un giorno si tenti di vietare anche la pubblicità per i dolciumi, gli alimenti grassi, il burro, i prodotti per i bambini o le automobili.

Prodotti che non vanno a genio a tutti. Se necessario, l’USAM è pronta a combattere queste “misure di censura” impugnando il referendum.

125 anni di politica borghese

L’Unione svizzera delle arti e mestieri quest’anno compie 125 anni. È nata dal movimento radicale, oggi partito radicale. Fa una politica basata sull’economia di mercato.

A livello partitico l’organizzazione non vuole prendere posizione. “Seguiamo una politica borghese, che si orienta verso gli interessi dei nostri membri”, dichiara a swissinfo il responsabile della comunicazione.

A seconda dei casi l’USAM condivide le posizioni dell’Unione democratica di centro, dei radicali o dei democristiani. Dipende da chi difende meglio gli interessi dei membri dell’unione.

L’Unione democratica di centro (UDC), che dopo l’elezione di dicembre è diventata più influente in seno al governo, ora vuole avere più da dire anche all’interno dell’Unione svizzera delle arti e mestieri.

L’UDC esige che il prossimo presidente dell’unione provenga dalle sue fila. Concorrenza in vista, dunque, per il consigliere nazionale radicale, Edi Engelberger che dovrà affrontare il consigliere nazionale UDC, Bruno Zuppiger. Anche il suo collega di partito Toni Bortoluzzi sembra interessato alla carica.

swissinfo, Etienne Strebel
Traduzione: Elena Altenburger

Il programma di rilancio economico dell’Unione svizzera delle arti e mestieri si suddivide in dieci punti.

Lotta all’aumento del numero di beneficiari di rendite d’invalidità.

Aumento dell’età pensionabile a 67 anni.

Introduzione di una politica salariale trasparente per le piccole e medie imprese volta a risparmiare miliardi.

Impegno in favore del pacchetto fiscale che verrà sottoposto al popolo il 16 maggio.

No all’iniziativa sulla tecnologia genetica.

No ad un referendum contro il dosssier UE sulla libera circolazione delle persone.

Semplificazione nella concessione di crediti a piccole imprese.

Costruzione di una seconda galleria stradale al Gottardo.

Impegno contro il divieto di pubblicità.

Sì alla nuova assicurazione maternità finanziata dal Fondo di compensazione dell’indennità di perdita di guadagno.

L’USAM è una federazione composta da 25 associazioni cantonali delle arti e mestieri, 210 associazioni professionali, 45 istituzioni di mutuo sostegno e 3 istituti per la promozione del settore
Rappresenta il 98% delle aziende svizzere

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