Troppa poca carta ecologica: amministrazione bacchettata
Due organizzazioni ambientaliste rimproverano all'amministrazione federale di disattendere le proprie stesse direttive in merito all'uso di carta ecologica.
Dal canto suo, Berna risponde che vanno considerate le cifre globali e promette comunque di adottare, se necessario, le misure adeguate.
L’Associazione svizzera per la promozione di carta più ecologica e dell’ecologia sul posto di lavoro (FUPS) e l’azione “amicidelleforeste.ch” (Greenpeace e Fondo Bruno Manser) auspicano un uso più ampio di carta riciclata in seno all’amministrazione federale.
Situazione peggiorata
Le due organizzazioni – come sottolineato lunedì mattina a Berna in una conferenza stampa – rimproverano segnatamente al Consiglio federale di non avere rispettato le proprie stesse direttive in materia e di essersi impegnato troppo poco per obbligare gli uffici federali a un comportamento più rispettoso dell’ambiente.
Stando ai dati forniti da entrambe le associazioni, la percentuale di carta riciclata per stampanti e fotocopiatrici utilizzata nell’amministrazione sarebbe scesa dal 51% del 1998 al 33% del 2004. Pertanto – sottolineano – è assolutamente necessaria un’inversione di tendenza.
FUPS e amicidelleforeste.ch ribadiscono che gli obiettivi stabiliti dalla Confederazione nel quadro del programma “gestione delle risorse e management ambientale” dell’amministrazione federale non sono stati raggiunti.
A questo proposito – aggiungono – la decisione del governo di rifiutare la proposta del parlamento di introdurre una quota minima di carta riciclata (40%), preferendo lasciare autonomia ai dipartimenti federali, si è rivelata un errore.
Necessaria un’inversione di rotta
Concretamente, FUPS e amicidelleforeste.ch chiedono che nell’ambito dell’amministrazione la percentuale di carta reciclata ammonti perlomeno al 60%, e che il 20% di quella utilizzata complessivamente sia munita del marchio FSC, che indica una gestione forestale basata su criteri ecologici.
Quale esempio positivo, le due associazioni hanno indicato il cantone di Basilea Campagna, in cui le scuole e l’amministrazione utilizzano prioritariamente carta riciclata.
Rimproveri da relativizzare
Interpellata da swissinfo, Daniela Feldmann – responsabile della comunicazione presso l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica – ha relativizzato le critiche formulate nei confronti dell’amministrazione: considerando il consumo globale di carta (non soltanto quella destinata a stampati) la situazione risulterebbe diversa da quella indicata.
Cifre precise in merito verranno fornite nel quadro del nuovo ecobilancio e, qualora ve ne fosse la necessità, saranno comunque adottati i necessari correttivi.
Esperienze positive
Dal canto suo, Walter Mundschin – responsabile della cancelleria del cantone di Basilea città – si è detto soddisfatto per il risultato raggiunto. Il governo cantonale aveva infatto deciso, nel 2006, di utilizzare la carta riciclata quale standard in seno all’amministrazione.
L’esperienza effettuata è risultata assai positiva: non sono state sollevate obiezioni, e inoltre questo tipo di carta può conservarsi senza danni anche fino a 500 anni. Per questo motivo, il cantone proseguirà sulla via intrapresa.
swissinfo e agenzie
Questa certificazione viene assegnata dal Consiglio mondiale delle foreste FSC (Forest Stewardship Council). Il marchio FSC si fonda sul rispetto di una gestione forestale basata si principi e criteri di tipo ecologico e sociale.
In tutti i paesi, i boschi certificati FSC devono attenersi a tali standard validi su scala mondiale. Il marchio FSC indica quindi che il legno proviene da foreste gestite nel rispetto di esigenze di tipo ambientale e sociale.
In Svizzera, 570 comuni possono fregiarsi di questo riconoscimento.
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