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Una colonia di vampiri alle porte di Berna

Non saranno proprio belli, ma nemmeno pericolosi Keystone

Dopo una pausa forzata causa trasloco, si è da poco riaperto a Kerzers il Nocturama, il padiglione zoologico della fauna notturna.

Con una novità eccezionale: una colonia di vampiri, pipistrelli sudamericani che si nutrono esclusivamente di sangue.

«Bisogna aspettare un attimo, fin che la vista si adatta all’oscurità», mi dice il direttore, Caspar Bijleveld.

L’ambiente, caldo e umido, è immerso nel buio e solo flebili punti luminosi, qua e là, rendono l’idea della grandezza del padiglione. Sono le uniche fonti di luce artificiale, che permettono al visitatore di orientarsi e di leggere i pannelli esplicativi.

Notte di giorno

Al Nocturama, un padiglione zoologico unico nel suo genere in Europa, il ciclo del giorno e della notte è invertito.

Di notte vengono accesi i riflettori per simulare la luce del sole. «Mentre di giorno, grazie a uno speciale filtro sulle vetrate del tetto, la luce naturale che penetra dall’esterno è ridotta a una sorta di chiarore lunare», mi spiega il biologo.

Quanto basta per osservare gli animali notturni. Come il bradipo, di cui comincio a distinguere la silhouette sullo sfondo bluastro del cielo, un paio di metri sopra la mia testa.

Per niente impressionato dai numerosi visitatori, il curioso animale sta attraversando adagio adagio il viale, appeso a uno dei numerosi alberi tropicali che conferiscono al padiglione l’aspetto di una foresta notturna.

Un po’ in disparte, un istrice arboricolo osserva la scena. Poi si avventura sullo stesso ramo e il bradipo, dopo un attimo, inizia una lentissimamente marcia indietro, incurante dei pipistrelli che svolazzano tutt’attorno.

Come in libertà

«È proprio come se fossero liberi nella foresta», commenta il mio accompagnatore, «sono tutti animali che vivono nelle stesse regioni dell’America meridionale e centrale».

Infatti, la maggior parte degli animali che popolano il Nocturama – paca, ozelot, armadilli, civette dagli occhiali, cercoletti, caimani nani, anaconda verdi, scimmie notturne e così via – provengono dal Belize.

E più precisamente dalla grande riserva naturale di 120 chilometri quadrati creata dalla Fondazione Papiliorama, l’organizzazione che oltre allo zoo notturno gestisce anche un’enorme voliera diurna – il Papiliorama appunto. Nel quale si possono ammirare innumerevoli farfalle tropicali di una cinquantina di specie diverse.

Vampiri

Ma attualmente, la grande attrazione sta proprio nell’angolo più buio dello zoo. «Per la riapertura del Nocturama dopo il trasloco da Marin, abbiamo ricevuto qualcosa di speciale», mi annuncia tutto fiero Caspar Bijleveld, indicandomi una grande nicchia vetrata debolmente illuminata: «vampiri del Sudamerica!».

Un regalo del professor Uwe Schmidt dell’Università di Bonn, in Germania, che ha allevato vampiri per vent’anni. E al momento di andare in pensione, ha collocato i suoi protetti allo zoo notturno di Kerzers.

Queste bestiole, che si nutrono esclusivamente di sangue, sono quindi una rarità, da ammirare dietro una lastra di vetro. «Non perché i vampiri siano pericolosi, anzi. Ma per proteggerli da eventuali gesti sconsiderati di qualche visitatore.»

Infatti, mi racconta il direttore del Nocturama, c’è gente che si diverte a scacciare i pipistrelli dai loro nascondigli. O che per vederli meglio, gli avvicina la fiamma dell’accendino. E così dicendo, mi indica un gruppo di affarini nerastri appesi al soffitto, a una trentina di centimetri sopra la mia testa.

Sono del tutto innocui, ma faccio istintivamente un passo indietro. E capisco che abbiano messo i vampiri al sicuro dietro una lastra di vetro.

swissinfo, Fabio Mariani

Oscuramento: il tetto del Nocturama filtra 1000 volte la luce solare.
Temperatura costante nel padiglione: tra 25° e 28°.
Umidità relativa: 85%.

Il promotore del Papiliorama, Maarten Bijleveld (padre dell’attuale direttore), ha creato nel 1989 la riserva naturale di Shipstern, nel Belize, che comprende foreste tropicali asciutte, boschi di mangrovie e lagune.

Nella riserva vivono, tra l’altro, anche tucani, aironi rossi, puma e giaguari.

Bijleveld ha anche contribuito alla creazione, nel 1996, del Parco Nazionale e della Riserva marina di Bacalar Chico, pure nel Belize.

Si tratta di un’ampia zona lagunare, attorniata da una barriera corallina, che offre riparo a pesci e coralli.

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