Controllo medico obbligatorio per i calciatori

I migliori calciatori svizzeri dovranno sottoporsi dalla prossima stagione ad un controllo cardiaco. I check-up obbligatori saranno a carico dei club.
La decisione fa seguito alla morte di due sportivi in Svizzera e in Spagna a causa di un arresto cardiaco.
La UEFA ha deciso l’anno scorso di chiedere alle squadre coinvolte nelle competizioni europee dei controlli medici sui giocatori, integrando la misura nelle nuove regole per ottenere una licenza.
L’Associazione svizzera di football (ASF) ha annunciato lunedì che la misura entrerà in vigore la prossima stagione anche in Svizzera. «Ci sono stati vari casi in anni recenti che hanno indotto la UEFA a introdurre una serie di controlli medici istituzionalizzati», capo del servizio giuridico della ASF.
La morte per infarto del camerunese Marc-Vivien Foé nel 2003 durante la Coppa delle Confederazioni è stato il primo segno d’allarme per la comunità calcistica, specialmente dopo che due autopsie hanno confermato che non c’erano tracce né di droga, né di interventi fallosi.
Revisione
Una serie di casi recenti in campo e fuori campo hanno spinto ora la UEFA a rivedere le ultime misure decise. I cambiamenti saranno discussi in ottobre.
I medici affermano che non è inusuale che la morte per infarto colpisca anche giovani atleti perfettamente in forma. «Ci sono numerose ragioni per un arresto cardiaco», dice Toni Held, uno specialista di medicina sportiva, cardiologo all’università di Basilea.
«Malformazione del cuore, disturbi coronari o infezioni sono solo alcune delle cause possibili. Anche giocare quando si è malati e non prevedere tempi sufficienti di recupero aumenta i rischi di disturbi cardiaci».
Non è solo il caso dei calciatori. Lo scorso mese un concorrente del festa federale di lotta svizzera è deceduto poco dopo un incontro.
Controlli più estesi
L’Associazione svizzera di football ha già deciso di estendere i controlli medici a tutte le squadre della divisione maggiore, non solo a quelle che partecipano alle competizioni europee. Per ottenere una licenza, le squadre dovranno provare che i loro giocatori sono stati sottoposti ad una serie di test.
«Vogliamo che i club tengano gli occhi aperti sulla salute dei giocatori durante la stagione», ha detto Schäfer a swissinfo. Le squadre erano state finora restie a generalizzare i test, in ragione dei costi.
«Finanziariamente è vantaggioso per i club fare questi test», afferma però Held. «È un modo di proteggere i loro investimenti».
I controlli medici saranno effettuati sotto la responsabilità dei club. L’ASF non ha voluto fare ricorso a test indipendenti, considerando le squadre sufficientemente affidabili. «Poiché sia i medici sia le squadre devono firmare un formulario che conferma lo svolgimento dei testi, non c’è ragione di dubitarne», afferma Schäfer.
swissinfo, Scott Capper
(traduzione dall’inglese: Andrea Tognina)
Il giocatore del Sevilla Antonio Puerta, di 22 anni, è morto durante una partita della prima divisione spagnola. A causare la morte è stata una disfunzione del ventricolo cardiaco destro. Per quanto rara, questa disfunzione è spesso responsabile di un repentino arresto cardiaco fra gli atleti.
Di recente nella città israeliana di Beersheba il giocatore dello Zambia Chaswe Nsofwa è collassato durante una seduta di allenamento ed è deceduto poco dopo. Le cause della morte rimangono ignote.
Stessa sorte è toccata al giocatore 16enne Anton Reid della squadra inglese del Walsall, crollato sul campo e deceduto.

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