In trecce

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Kurt Probst con un fascio di miscanthus sinensis, usato come cuore per le trecce di cipolle. Peter Mosimann

Doris Niklaus (sullo sfondo) pulisce le cipolle; Ella von Ballmoos le intreccia. Peter Mosimann

Le cipolle rosse danno un tocco di colore e sono apprezzate per il loro gusto delicato. Peter Mosimann

Ogni treccia è un'opera d'arte - Maria e Ruedi Niklaus-Möri al lavoro. Peter Mosimann

Per una treccia riuscita servono cipolle sane, giunchi di miscanthus, rafia, erbe e fiori secchi. Peter Mosimann

Kurt Probst controlla le trecce finite. Peter Mosimann

Non solo cipolle, anche l'aglio fa la sua parte. Peter Mosimann

René Niklaus controlla le cipolle una a una. Peter Mosimann

I resti faranno la felicità delle pecore. Peter Mosimann

Gesti che si ripetono: accorciare i gambi ed eliminare gli strati esterni della buccia. Peter Mosimann

I fiori secchi completano l'opera. Peter Mosimann

La coroncina di cipolle è una variante economica della classica treccia. Peter Mosimann

Renate Probst presenta le sue creazioni. Peter Mosimann

Kurt e Renate Probst con Maria e Ruedi Niklaus-Moeri davanti al granaio con una piccola parte del loro immenso lavoro. Peter Mosimann

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La cipolla si fa bella per la più importante festa popolare di Berna.

Ogni anno, il quarto lunedì di novembre, il mercato delle cipolle (Zibelemärit) trasforma il centro storico della capitale svizzera in un immenso crogiuolo di persone, profumi e colori. Le origini della festa – che ha inizio prima dell’alba – vengono fatte risalire al XV secolo. Reportage da Muenschemier, villaggio contadino che rifornisce Berna di cipolle. (Foto: Peter Mosimann)