Jean Ziegler: “La fame è un crimine contro l’umanita’
La fame è un «genocidio silenzioso» e «un crimine contro l'umanità». È quanto ha dichiarato Jean Ziegler, incaricato speciale delle Nazioni Unite per il diritto all'alimentazione, durante una conferenza stampa a Ginevra nella quale ha sottolineato come a suo giudizio gli sforzi per eliminare la malnutrizione siano falliti.
«Martedì, Giornata mondiale dell’alimentazione – ha detto Ziegler – non ci sarà niente da celebrare. Non si tratta nè di fatalità, nè di una legge superiore o di un atto divino. Si tratta di assassinio. Siamo di fronte a un massacro deliberato quotidiano».
Ziegler, che ha chiesto la fine immediata dei bombardamenti sull’Afghanistan, ha dichiarato inoltre che centomila persone muoiono quotidianamente di fame malgrado gli aiuti del Programma alimentare mondiale, secondo il quale ci sono sufficienti risorse per sfamare 12 miliardi di persone, e cioè il doppio della popolazione mondiale.
Nel rapporto, che sarà presentato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il prossimo 5 novembre, Ziegler ha scritto: «L’incaricato speciale ritiene che il genocidio silenzioso perpetrato dalla fame è un crimine contro l’umanità. Il mondo non è mai stato così ricco e potrebbe facilmente nutrire tutta la popolazione del pianeta».
swissinfo e agenzie
Altri sviluppi
La Diocesi di Lugano e il ritorno dell’esorcista
Altri sviluppi
Cliniche per la longevità: ciarlatanerie o il segreto per invecchiare in salute?
Altri sviluppi
Per 16 anni giudice sotto la dittatura eritrea, da una vita difensore dello Stato di diritto
Altri sviluppi
Cosa ne pensate dell’idea di prolungare in modo significativo la durata della vita umana?
Altri sviluppi
La farmaceutica svizzera sotto pressione per i dazi statunitensi
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.