La moratoria concordataria dà inizio ai procedimenti giudiziari

La richiesta di moratoria concordataria da parte di Swissair Group apre la via a vari procedimenti che verosimilmente dureranno parecchio tempo. La holding di SAirGroup deve infatti chiedere la moratoria o il fallimento per ciascuna delle sue società.
Concretamente una richiesta di moratoria sarà presentata al tribunale competente della sede di ciascuna società, ha spiegato Vincent Jeanneret, avvocato presso lo studio Schellenberg e Wittmer di Ginevra. A parte Crossair, tutte le altre filiali del gruppo aereo sono domiciliate nel cantone di Zurigo.
Il giudice può concedere una moratoria provvisoria per due mesi, unita alla nomina di un commissario a titolo provvisorio, per poi accordare un periodo di quattro – sei mesi, oppure passare direttamente alla seconda fase e nominare un commissario definitivo, probabilmente una società di revisione.
Durante tale periodo le varie società dovranno elaborare una proposta di concordato, ossia un piano accettabile per i creditori. In tal caso il giudice potrà prolungare a dodici, o perfino a 24 mesi, il periodo in cui le società potranno continuare le attività senza temere precetti esecutivi.
Il concordato dovrà obbligatoriamente soddisfare al 100 per cento i creditori privilegiati, quali i salariati, e quelli di secondo rango, come l’AVS. Se non fosse possibile, il giudice dovrà decidere la liquidazione.
Agli amministratori si presentano due tipi di soluzione. Il concordato percentuale e quello con l’abbandono dell’attivo, una soluzione quest’ultima che si avvicina maggiormente al fallimento, ha osservato Jeanneret.
Secondo il legale nel caso di Swissair si opterà verosimilmente per la seconda soluzione, almeno per quanto riguarda il settore aereo. Crossair dovrebbe rilevare tali attività.
Si tratta di un caso speciale, che esce dallo stretto quadro della richiesta di moratoria concordataria, secondo Henry Peter, professore di diritto societario all’Università di Ginevra. A detta dello specialista, il giudice ha la possibilità di nominare un solo commissario competente per tutte le società «se ciò va nell’interesse dei creditori».
Secondo il professore, è anche possibile nel caso di SAir Group che vari procedimenti si svolgano parallelamente. Alcune società della holding potrebbero essere liquidate, mentre altre sarebbero avviate a un concordato con abbandono dell’attivo e altre ancora ad un concordato percentuale.
Dopo tali operazioni, occorrerà l’accettazione del o dei concordati da parte dei creditori. Sarà necessaria una doppia maggioranza e vi sono due possibilità, secondo Jeanneret: l’avallo della maggioranza dei creditori rappresentanti i due terzi di crediti oppure di almeno un quarto dei creditori che rappresentano almeno i tre quarti dei crediti.
Una volta giunta l’approvazione, il tribunale dovrà ancora omologare il concordato per dargli forza obbligatoria. Il giudice dovrà in particolare verificare che la quota destinata ai creditori sia superiore a quella che otterrebbero tramite una semplice liquidazione. Gli azionisti avranno diritto a rimborsi solo se il concordato genererà introiti superiori ai 17 miliardi di franchi di debiti contratti dalla Swissair.
swissinfo e agenzie

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