Paradisi fiscali: Svizzera fra i più seri, Liechtenstein fra i meno

I paradisi fiscali sono stati classificati per la prima volta in tre categorie, secondo il grado di regolamentazione e di serietà. La Svizzera figura nel primo gruppo, fra i più seri, il Liechtenstein nel terzo, fra i meno «controllati».
La lista è stata pubblicata venerdì dal «Forum di stabilità finanziaria», un organismo con sede a Basilea creato nel 1999 dal G7. Nel gruppo dei migliori figurano, oltre alla Svizzera, anche Hong-Kong, il Lussemburgo, Singapore, l’Irlanda, Guernesey, Jersey e l’isola di Man. Paesi che secondo il Forum dispongono di un sistema di regolamentazione «di buona qualità», superiore a quello di altri paradisi fiscali.
Il secondo gruppo comprende Andorra, Bahrein, Barbados, Bermuda, Gibilterra, Lubuan (Malaysia), Macao, Malta e Monaco. Nel terzo gruppo figurano le isole Anguilla, Antigua e Barbuda, Aruba, il Belize, le isole Vergini, le isole Caiman, le Cook, il Costa Rica, Cipro, il Libano e il Liechtenstein. Vi si trovano poi le isole Marshall, Maurizio, l’atollo Nauru, le Antille olandesi, l’atollo Niue. E ancora: Panama, Saint-Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, Seychelles, Bahamas, Turks e Caicos, Vanuatu.
Il Forum di stabilità finanziaria comprende, oltre che i sette paesi del G7, anche Australia, Hong-Kong, Olanda e Singapore. Ne fanno parte inoltre le grandi organizzazioni internazionali comel’Ocse, il Fmi, la Banca mondiale e la Bri. Esso era stato istituito dopo la crisi asiatica del 1997, per migliorare la stabilità finanziaria mondiale.
Swissinfo e agenzie

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