Respinte dal governo due iniziative degli antimilitaristi

Una mira all'abolizione dell'esercito nel giro di dieci anni, l'altra prevede una formazione gratuita per i volontari che intendono prestare un servizio civile a favore della pace nel mondo.
Il Consiglio federale ha deciso di respingere, senza controprogetto, le due iniziative popolari «per una politica di sicurezza credibile e una Svizzera senza esercito» e «la solidarietà crea sicurezza: per un servizio civile volontario per la pace (SCP)», depositate alla Cancelleria il 10 settembre scorso dal Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE).
L’iniziativa popolare «per una politica di sicurezza credibile e una Svizzera senza esercito» vuole abolire l’esercito nel giro di dieci anni. L’iniziativa chiede comunque la continuazione delle attività civili, nel quadro di missioni per il mantenimento della pace.
L’iniziativa «la solidarietà crea la sicurezza: per un servizio civile volontario per la pace» prevede che uomini e donne siano istruiti gratuitamente, per poter collaborare volontariamente alla soluzione pacifica di conflitti in Svizzera e all’estero.
Una prima iniziativa popolare del GSsE per l’abolizione dell’esercito era stata respinta nel 1989 con una maggioranza dei due terzi.
Nel novembre del 1997, il GSsE aveva deciso di lanciare queste due nuove iniziative, ciò che aveva indotto il consigliere nazionale socialista di Zurigo Andreas Gross e altri fondatori del GSsE ad abbandonare questo movimento.
swissinfo e agenzie

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