Richard Virenque: fine della corsa?

Il corridore francese domiciliato a Ginevra, reo confesso di aver assunto sostanze dopanti proibite, è stato condannato, dall'autorità penale di Swiss Cycling, a una sospensione di 9 mesi e a una multa di 4000 franchi.
Il 2001 non sarà l’anno di Virenque. Una settimana dopo essere stato scagionato dal tribunale di Lille, nel processo Festina, il ciclista francese è stato condannato dall’autorità sportiva svizzera, e dovrà così rinunciare anche al Tour de France.
Il caso Virenque si iscrive nello scandalo che aveva scosso, nel 1998, proprio la grande corsa a tappe francese, allorché furono scoperte una grande quantità di sostanze dopanti a bordo dell’auto di uno dei massaggiatori della Festina.
La giustizia civile e quella sportiva si erano allora messe in moto, facendo vittime illustri, quali gli svizzeri Zülle, Dufaux e Meier, condannati a sette mesi di sospensione con un mese di condizionale. Virenque, invece, continuò per ben 27 mesi a negare la pratica del doping.
Ora, dopo la confessione, la dura sentenza di Swiss Cycling, l’associazione ciclistica svizzera alla quale Virenque è affiliato: nove mesi di sospensione dalle corse, a partire dal prossimo mese di febbraio. Il che significa dover rinunciare a tutta la stagione 2001.
Nonostante il ricorso del francese, sembra poco probabile che la condanna possa essere revocata. Così che, a 31 anni compiuti, la carriera di Virenque potrebbe essersi oramai conclusa, in un modo per niente onorevole.
swissinfo

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