Riuscita una seconda iniziativa sui diritti degli animali

L'iniziativa "Gli animali non sono cose", lanciata dalla Fondazione Franz Weber, ha raccolto 108'526 firme valide ed è quindi formalmente riuscita. Lo ha comunicato venerdì la Cancelleria federale. Si tratta della seconda iniziativa pendente sul tema.
L’iniziativa, lanciata lo scorso febbraio, vuole cambiare lo statuto giuridico degli animali che il diritto svizzero considera come cose. Il pieno di firme è stato realizzato nei cantoni di Zurigo (22’873), Berna (15’585), Vaud (15’075) e Ginevra (9’032). In Ticino sono state raccolte 3’340 adesioni.
«Gli animali sono esseri viventi con dignità, percezioni e sensibilità al dolore di cui l’essere umano deve tenere conto», è scritto nel capoverso 1 dell’articolo 79a, proposto dal comitato d’iniziativa. Il testo conferisce inoltre mandato al legislatore di definire i diritti speciali che spettano agli animali.
L’iniziativa è stata lanciata lo scorso febbraio, quale reazione al rifiuto del Consiglio nazionale, nel dicembre del 1999, di modificare lo statuto giuridico delle bestie. La Protezione svizzera degli animali, la Società dei veterinari svizzeri e varie organizzazioni di difesa degli animali hanno pure depositato un’iniziativa sullo stesso tema, intitolata «per un migliore statuto giuridico degli animali». Questo testo è del resto già formalmente riuscito in settembre con 140.708 firme valide.
Nonostante le due iniziative popolari, non è ancora detto che il popolo sia un giorno chiamato alle urne per esprimersi in merito. Il Consiglio degli Stati ha infatti deciso di occuparsi di questa problematica, accettando un’iniziativa parlamentare di Dick Marty (PLR/TI) e incaricando la commissione competente di preparare un progetto che conferisca all’animale lo statuto d’essere vivente, realizzando le modifiche che ne derivano in numerosi settori del diritto civile.
swissinfo e agenzie

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