Secca sconfitta della Svizzera in Russia

Battuta per 4 a 0 dalla Russia, la Svizzera ha terminato in malo modo il turno di qualificazione ai Mondiali del 2002. La nazionale elvetica, ancora una volta, rimarrà a casa.
La storia si ripete. Nel 1985, a Mosca, la Svizzera aveva subito una disfatta della stessa ampiezza. Le sue speranze di partecipare ai Mondiali 86 in Messico. Sedici anni dopo la scena si ripete, anche se con una piccola variante. Quando sono giunti in Russia, questa volta gli svizzeri erano già eliminati dal girone finale della Coppa del Mondo.
Volevano semplicemente dimostrare, come a Ljubljana e a Belgrado, la loro capacità di ottenere buoni risultati fuori casa. Ma non hanno tenuto conto della forza di penetrazione di un ex-mercenario del Werder Brema, Vladimir Bechastnyk (ora Spartak Mosca).
L’inizio della partita è stato nel segno della prudenza russa, che si sono limitati a tener d’occhio gli svizzeri, Gli elvetici hanno avuto tutto l’agio per far circolare la palla a metà campo, Il portiere russo Nigatoullin ha meritato gli applausi del pubblico, per aver intercettato un tiro centrale di Comisetti (4′). Un minuto dopo a mandato in calcio d’angolo un tiro su punizione di Sesa.
Ma il risvegli dei russi è stato brutale. Il portiere svizzero Stiel si è ben difeso da un tiro insidioso di Smertin ma nulla a potuto sul calcio di rigore di Bechastnyk al 14esimo, calcio concesso per fallo di Comisetti su Gusev.
Cinque minuti più tardi l’attaccante dello Spartak ha segnato di testa su passaggio di Ismailov. A quel punto, il dominio russo è divenuto completo: altro gol di Bechastnyk e quindi di Titov su calcio di punizione all’83esimo. Partita chiusa.
swissinfo

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